Napoli-Salisburgo, un Napoli impreciso non va oltre il pari con gli austriaci
Napoli-Salisburgo, il Napoli prova ad uscire dal pantano ma non riesce ad emergere. E’ solo pareggio al San Paolo. Squadra incapace di dare la svolta
Napoli-Salisburgo, poteva essere questa la gara della svolta per la – fin qui – deludente stagione degli azzurri.
Ma si è rivelata l’ennesima occasione sfumata, il Napoli il noto imperfetto mai compiuto.
Il Napoli parte forte, cerca di dettare i ritmi di gioco e di tenere alta l’intensità: Insigne e Zielinski subito pericolosi, ma l’imprecisione sottoporta li punisce, e li punirà lungo tutti i 90 minuti di gioco.
Koulibaly, nervoso e fuori tempo, abbatte in area Minamino, con un’ingenuità che lo rende un lontanissimo parente del muro senegalese che fu: rigore per gli ospiti.
Haaland giganteggia con un tiro freddissimo, che gela la bagnata serata all’arena di Fuorigrotta.
0-1 e palla al centro.
Il Napoli ci prova, e ci riprova ancora, ma la porta sembra stregata: Insigne, illuminante in campo, sbaglia tre chiare occasioni da rete in pochissimi minuti; lo seguono uno dopo l’altro Koulibaly che manda alto su colpo di testa e Fabian, con un gran tiro dalla distanza, anche questo impreciso.
Al 43′ Lozano incendia il San Paolo e riaccende le speranze di qualificazione anticipata per gli azzurri di Mister Ancelotti.
Il messicano torna al gol dopo quello segnato contro la Juventus.
1-1, il Napoli è ancora vivo ed ha oltre un tempo per portare a casa una vittoria che avrebbe il sapore del riscatto.
Il Salisburgo, però, non si arrende e sbaglia, l’una dopo l’altra, due occasioni da rete.
La prima frazione di Napoli-Salisburgo si chiude così, su un pareggio che non soddisfa i ragazzi capitanati da Insigne.
Il secondo tempo vede i ragazzi rientrare in campo con Luperto al posto di Mario Rui, sostituito probabilmente per problemi muscolari.
Al 57esimo ci riprova Lozano, con un gran destro che esce di pochissimo.
Dopo due minuti è la volta di Mertens che, da posizione troppo defilata, spara su Coronel.
Il Salisburgo reagisce e mantiene viva la gara, rendendosi protagonista di un gioco a tratti pregevole, fatto di scambi velocissimi e precisi proprio davanti l’area di rigore partenopea.
Al 72esimo Milik rileva Mertens.
Pochi minuti dopo, ci riprova Insigne, che da distanze siderali tira una gran botta che si spegne sulla traversa, rimbalzando poi sulla testa di Coronel che spedisce in fuorigioco.
Salgono a 14 i legni stagionali del Napoli: un record sfortunato che conferma il periodo non troppo positivo della società di De Laurentiis.
Gli ultimi minuti sono un Insigne-show: ci prova e ci riprova, ma non è fortunato nelle conclusioni, che finiscono sempre fuori lo specchio della porta.
Nei minuti finali, spazio anche per Llorente, per Lozano: ma anche il numero 9 non riesce a trovare la via del gol, pur rendendosi pericoloso in più occasioni.
Risultato deludente, soprattutto per la mole di gioco prodotta dal Napoli, che non riesce ad essere adeguatamente incisivo e non va oltre il pari.
La qualificazione anticipata sfuma.
Ma – ed è ciò per cui si prova il maggior rammarico – sfuma anche quella fiala di fiducia che un risultato pieno avrebbe apportato ai giocatori azzurri, in ritiro fino a domenica, proprio per cercare di superare – insieme – il difficile momento che la squadra sta attraversando.
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