6 Novembre 2019

Caos Napoli, la squadra non torna in ritiro: è ammutinamento?

Caos Napoli: dopo il pareggio con il Salisburgo, i giocatori sono tornati con mezzi propri alle proprie abitazioni, pare senza il benestare della Società

Caos Napoli – Doveva essere la partita della svolta, quella con il Salisburgo, ed in effetti – indipendentemente dal risultato maturato sul rettangolo di gioco – ha segnato, decisamente, una svolta per il Napoli di Carlo Ancelotti.

Dopo il triplice fischio, l’allenatore non si è presentato ai microfoni di nessuna emittente tv o radiofonica ed ha disertato anche la conferenza stampa di rito.

Fatto grave, che contravviene le regole imposte dall’Uefa, che oggi potrebbe emanare dei provvedimenti nei confronti della Società.

Ma più passano i minuti, più la situazione al San Paolo appare convulsa e poco chiara.

Il pullman del Napoli riparte dall’arena di Fuorigrotta vuoto.

I giocatori, ciascuno con i propri mezzi, pare aver fatto ritorno a casa.

Sulle varie emittenti tv e sulla carta stampata nostrana si rincorrono notizie, voci, rumors, supposizioni.

A fare un po’ di chiarezza, Sky, che comunica che i giocatori avrebbero deciso di interrompere il ritiro autonomamente e contro il volere della Società.

E Carlo Ancelotti?

All’una di notte, rimbalza su tutte le maggiori testate sportive la notizia che il Mister, congiuntamente allo staff tecnico e medico del Napoli, abbia fatto ritorno a Castel Volturno, come da programma.

Dunque, stando alle notizie convulse finora in possesso degli organi di stampa, pare che siamo in presenza di un vero e proprio ammutinamento da parte dei calciatori nei confronti della Società.

In realtà, già ieri pareva chiaro il malcontento di Mister e giocatori nei confronti della decisione del patron di mandare tutti in ritiro per una settimana.

Ma nulla lasciava presagire un epilogo tanto forte, soprattutto in un momento tanto delicato per la squadra.

Dal Napoli non arriva alcun comunicato ufficiale.

Tutto tace, ed è un silenzio che fa rumore, molto rumore, nel momento più complicato che l’era De Laurentiis ricordi.

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