Napoli – Rijeka, il tecnico dei croati:”8 positivi assenti, reinventiamo la squadra”
Napoli – Rijeka è una partita fondamentale e da non sbagliare per gli azzurri. Bisogna fare punti per superare il girone di Europa League
Napoli – Rijeka- In vista del match di Europa League di giovedì sera, 26 novembre, al San Paolo parla l’allenatore della squadra croata, rimaneggiata a causa del covid.
Ecco un estratto della sua intervista a Tuttomercatoweb.com:
“Abbiamo otto giocatori positivi al Covid, la notizia è stata confermata stamattina. E non potranno giocare col Napoli”. Sicché di necessità virtù, anche se la ricerca dell’impresa sarà ancor più complicata. “Siamo pronti ma… Così. In questa situazione. Abbiamo avuto ora solo due giorni per poterci allenare insieme e il fatto che in ben otto siano assenti complica le cose -dice l’allenatore del Rijeka-. Per i viaggi in Europa le regole sono diverse: qui in Croazia, dopo dieci giorni di isolamento puoi uscire. Con le gare UEFA no e allora dei ragazzi che hanno avuto test positivi sedici giorni fa e che hanno sempre carica virale, non potranno andare a Napoli”.
“Abbiamo solo quattordici giocatori in rosa, di fatto mancano tutta la mediana e gran parte della difesa. Domani porterò sull’aereo anche quattro ragazzi dalle giovanili. Oggi alla seduta eravamo in pochi, poi tanti sono anche rientrati dalle Nazionali”.
“Proveremo a fare del nostro meglio ma anche in caso di circostanze positive, avremo pochissime chance. Però vogliamo sfruttarle: questa è la vita, adesso, e non possiamo farci niente. Solo adattarci”.
“E’ difficile fare l’allenatore adesso, anche per me. Non mi piace improvvisare, amo gli automatismi, lavorare sulle tattiche che proviamo ogni giorno. Sono undici mesi che lavoriamo ma ogni volta, ogni settimana è come ripartire. A volte ci alleniamo in otto giocatori: è strano, incredibile, è difficile anche per i tecnici”.
“Sono arrabbiato, triste. Sono a due giorni da una gara così importante e a riguardo sono impotente, non posso far niente. Devo solo improvvisare. Siamo in Europa con grandi squadre, dovrebbe essere una gioia per noi. Invece…”.
“Ci proveremo. Giocheremo al meglio delle nostre possibilità, non posso dire altro. Voglio far vedere al pubblico che possiamo e sappiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo. E’ una promessa, è la mia filosofia di vita”.
“Giorno dopo giorno ai ragazzi dico di giocare al 100% perché non sappiamo cosa succederà domani. Ogni giorno devi fare il meglio, sempre. Come uomo, come padre, come giocatore: dare tutto è una motivazione che vale sempre, anche e soprattutto adesso. Cogli l’attimo, i giocatori lo fanno, dannoi sempre il 100%.
SUL NAPOLI E LO STADIO VUOTO “Sono pericolosi, saranno arrabbiati per l’ultimo ko. Hanno avuto dei risultati negativi, in Europa sono tre squadre con sei punti, figuriamoci se ci prenderanno sotto gamba. Non credo ci sottovaluteranno. Vogliamo essere competitivi, dobbiamo fare il massimo anche noi”.
“E’ uno dei punti più alti, come prestigio della sfida, della mia carriera e sono triste per l’assenza dei tifosi. Peccato non ci siano, è un minus per noi vivere un’esperienza così senza sostenitori. Però prendiamola per quello che è, sappiamo della differenza di valori. La nostra squadra vale 15 milioni, il Napoli tante volte di più, sulla carta. Quella che ci aspetta è una grande sfida. Siamo giovani, forse inesperti, ma per me è anche bello”.
“Sono forti, veloci, in transizione, negli ultimi 30 giocano bene. Hanno giocatori tecnicamente fortissimi, guardo la Serie A con attenzione e sono dominanti in grandi parti delle sfide. Hanno avuto qualche risultato negativo ma sono spesso padroni del gioco, mi piace come Gattuso li fa giocare: pressione alta, è un team top, sarà una delle contendenti per vincere l’Europa League”.
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