Napoli-Portici prima linea ferroviaria 180°
Oggi, 3 ottobre 2019, è il 180° anniversario dell’inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana Napoli-Portici voluta dal Re Ferdinando II.
Il 3 ottobre 1839 ebbe luogo l’inaugurazione della prima linea ferroviaria italiana, una delle prime in Europa e nel mondo: il 180° anniversario viene celebrato oggi.
La linea ferroviaria Napoli-Portici fu fortemente voluta dal Re Ferdinando II.
A progettare e a realizzare la prima ferrovia italiana fu l’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie, che ottenne la concessione nel 1836 per realizzare una linea che collegasse la capitale dell’allora Regno delle Due Sicilie con la regione Campania. Fu così che poco dopo l’inaugurazione la linea venne estesa a Castellammare di Stabia, e quindi due anni più tardi a Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore.
I lavori, diretti da Bayard, incominciarono l’8 agosto 1838 e dopo tredici mesi venne ultimato il primo tratto a un solo binario, a cui prima dell’inaugurazione venne aggiunto un secondo binario.
La Napoli-Portici (percorso di circa 7 km) fu una vera rivoluzione per l’epoca, soprattutto se si considera che la prima ferrovia venne realizzata in Inghilterra solo pochi anni prima.
A compiere il tragitto, che in pochi mesi venne usato da oltre 80.000 passeggeri, era una locomotiva a vapore battezzata Vesuvio.
In contemporanea alla nascita della linea ferroviaria, Re Ferdinando II creò un polo industriale, le Officine di Pietrarsa, fabbrica di artiglieria poi riconvertita alla costruzione di locomotive e all’assemblaggio del materiale rotabile, che nel 1860 contava più di 1000 lavoratori.
Il giorno dell’inaugurazione il Re precedette il convoglio e si fece trovare nella villa del Carrione al Granatello di Portici, da cui a mezzogiorno diede il segnale di partenza alla locomotiva, pronunciando questo discorso: «Questo cammino ferrato gioverà senza dubbio al commercio e considerando come tale nuova strada debba riuscire di utilità al mio popolo, assai più godo nel mio pensiero che, terminati i lavori fino a Nocera e Castellammare, io possa vederli tosto proseguiti per Avellino fino al lido del Mare Adriatico». Il convoglio, composto da otto vagoni, impiegò circa dieci minuti a percorrere 7,25 chilometri. A bordo c’erano 48 invitati. Nell’ultima vettura c’era la banda della guardia reale.
I vagoni furono costruiti a Napoli, nello stabilimento di San Giovanni a Teduccio, mentre la locomotiva a vapore, chiamata “Vesuvio”, venne acquistata dalla società inglese Longridge Starbuck e Co. di Newcastle-upon-Tyne. Nei quaranta giorni successivi all’inaugurazione, 85.759 passeggeri viaggiarono sulla linea Napoli-Portici.
A questo evento Google oggi dedica il suo doodle, l’immagine che compare di tanto in tanto al posto del logo nella homepage del motore di ricerca.
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