22 Febbraio 2023

Napoli, aggressione di gruppo nel centro storico: presenti anche minori

"Non vogliamo più assistere ad altre tragedie, il fenomeno va represso mostrando il pugno di ferro".

Via Instagram

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NAPOLI, AGGRESSIONE DI GRUPPO – È successo a Napoli, nel centro storico, nella zona dell’Orientale, uno dei luoghi più frequentati della movida partenopea; lì un gruppo di ragazzi sono stati aggrediti da una baby gang per aver orinato in un vicolo. La testimonianza è stata pubblicata sul profilo Instagram del deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, Francesco Emilio Borrelli.

Ecco quanto accaduto: “Ero con un gruppo di amici in zona Orientale, in tutto eravamo sei. Ad un certo punto un mio amico doveva andare in bagno e lo abbiamo quindi accompagnato in un bar che però ne era sprovvisto.

Così allora, data l’emergenza, abbiamo optato per il vicolo lì dietro. Allora sono spuntati fuori una ventina di ragazzi, tra cui diversi minorenni più piccoli di noi, che ci hanno detto che non avremmo dovuto permetterci di orinare li perché quella è zona loro. Io ho subito ricevuto uno schiaffo ma non ho reagito e ci siamo allontanati ma loro ci hanno inseguito e picchiato ed hanno continuato a malmenarci anche quando eravamo a terra inermi.

A me hanno dato calci alla schiena ed in faccia. Il mio amico ha subito una frattura al naso e alla mandibola. Sono stato in ospedale tutta la notte, afferma una delle vittime, P., un ragazzo di 17 anni.

Napoli, aggressione di gruppo nel centro storico: le parole di Borrelli

“Ogni volta restiamo sbalorditi ed inorriditi di fronte alla ferocia di certi ragazzini che sono evidentemente educati alla cultura della violenza e non hanno alcuna considerazione per la vita umana dato che rischiano di ammazzare gli altri per un nonnulla. La situazione al centro storico poi è tragica, la criminalità vera, quella dei clan, e quella delle baby-gang ha preso il sopravvento da anni e purtroppo ancora non la si riesce a contrastare in modo efficace anche perché pure i controlli latitano. Non vogliamo più assistere ad altre tragedie, il fenomeno va represso mostrando il pugno di ferro”.

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