12 Marzo 2021

Musica Leggerissima, il fenomeno arrivato quarto a Sanremo ma primo in tutte le altre classifiche

Musica Leggerissima Colapesce e Di Martino

Musica Leggerissima, il fenomeno-tormentone arrivato quarto a Sanremo, sta scalando le classifiche di tutte le piattaforme streaming musicali

Il “fenomeno tormentone” ormai presente nella maggior parte dei video messi online, ballato perlopiù su tutti i social esistenti e trasmesso da tutte le radio nazionali, ha portato una ventata di aria fresca alle preoccupazioni dell’ultimo periodo. Non a caso, “Musica Leggerissima” di Colapesce e Di Martino, è un omaggio proprio alla Musica che ci aiuta nei momenti più difficili “Metti un pò di musica leggera nel silenzio assordante, per non cadere dentro al buco nero” e ci accompagna in ogni momento della nostra vita.

A poco più di una settimana dalla finale di Sanremo, Colapesce e Di Martino, arrivati al quarto posto, scalano tutte le classifiche diventando primi in quella EarOne Airplay Radio e facendo uno straordinario triplete con tre numeri 1 rispettivamente: n.1 della Top50 Italia di Spotify (conquistando anche la Top200 global)n.1 Top100 di Apple Music e n.1 nella classifica dei brani più ascoltati su Amazon Music.

Non si ferma, quindi, il successo dei due cantautori che stanno spopolando sul web con milioni di interazioni e meme che ne fanno la canzone più virale di Sanremo e la più ricercata su Google. Grande successo anche per il video di Musica leggerissima, diretto da Ground’s Oranges, che ha superato i 5 milioni di visualizzazioni in pochissimi giorni. Nel videoclip, dedicato a Pippo Baudo, atmosfere surreali e cinematografiche, disco anni ’80 e citazioni sanremesi da Cavallo Pazzo al Maestro Beppe Vessicchio.

Nel frattempo, il 19 Marzo, uscirà “I mortali” (42 Records/Numero Uno), una nuova edizione, al quadrato, del primo album scritto interamente a quattro mani dai due artisti.

La copertina del nuovo album di Colapesce e Di Martino

Colapesce e Dimartino, rispettivamente chiamati Lorenzo e Antonio sono due amici, due scrittori di canzoni, tra i più importanti cantautori della scena dell’ultimo decennio. Quelli di Antonio e Lorenzo sono due percorsi umani e artistici ricchi di analogie e parallelismi: hanno iniziato a fare musica prima in band e poi da solisti nello stesso esatto momento storico e nello stesso luogo (la Sicilia). I due hanno commentato il significato della loro canzone così: “È una canzone in re minore e sembra una cazzata ma in realtà portare un pezzo a Sanremo il cui ritornello non apre in maggiore non è una cosa scontatissima. Ha tre, quattro accordi, il testo parla di depressione senza citare la parola. Paragona l’essere umano a un’orchestra, il cui direttore è quest’entità che qualche volta siamo noi stessi, che dirigiamo il corpo. A volte, il direttore se ne va e ci troviamo sperduti, dispersi nella vita quotidiana. Parla dei momenti in cui rischiamo di cadere nei buchi neri. La canzone però non risulta pesante, ritmicamente se vuoi è anche ballabile”. 

È proprio questa particolarità, insieme alla cassa da dancefloor tardo ’70, il look a tema dei due mentre eseguono la coreografia, la pattinatrice e tutto l’arrangiamento a fare il successo del pezzo. Intanto vi lasciamo qui il testo del brano tormentone:

Se fosse un’orchestra a parlare per noi

Sarebbe più facile cantarsi un addio

Diventare adulti sarebbe un crescendo

Di violini e guai

I tamburi annunciano un temporale

Il maestro è andato via

Metti un po’ di musica leggera

Perché ho voglia di niente

Anzi leggerissima

Parole senza mistero

Allegre, ma non troppo

Metti un po’ di musica leggera

Nel silenzio assordante

Per non cadere dentro al buco nero

Che sta ad un passo da noi, da noi

Più o meno

Se bastasse un concerto per far nascere un fiore

Tra i palazzi distrutti dalle bombe nemiche

Nel nome di un Dio

Che non esce fuori col temporale

Il maestro è andato via

Metti un po’ di musica leggera

Perché ho voglia di niente

Anzi leggerissima

Parole senza mistero

Allegre, ma non troppo

Metti un po’ di musica leggera

Nel silenzio assordante

Per non cadere dentro al buco nero

Che sta ad un passo da noi, da noi

Rimane in sottofondo

Dentro ai supermercati

La cantano i soldati

I figli alcolizzati

I preti progressisti

La senti nei quartieri assolati

Che rimbomba leggera

Si annida nei pensieri, in palestra

Tiene in piedi una festa anche di merda

Ripensi alla tua vita

Alle cose che hai lasciato

Cadere nello spazio

Della tua indifferenza animale

Metti un po’ di musica leggera

Metti un po’ di musica leggera

Metti un po’ di musica, metti un po’ di musica

Metti un po’ di musica leggera

Metti un po’ di musica leggera

Perché ho voglia di niente

Anzi leggerissima

Parole senza mistero

Allegre, ma non troppo

Metti un po’ di musica leggera

Nel silenzio assordante

Per non cadere dentro al buco nero

Che sta ad un passo da noi, da noi

Più o meno

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.