Agguato ristorante Sant’Antimo: motivi di gelosia
Indiziati per tentato omicidio, porto di arma, delitti aggravati dal metodo mafioso e ricettazione
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AGGUATO RISTORANTE SANT’ANTIMO-Sono accusati di tentato omicidio, detenzione e porto di arma aggravati dal metodo mafioso i tre uomini arrestati per il ferimento di L
Oggi, trascorsi due mesi dall’agguato al ristorante di Sant’Antimo, avvenuto il 13 maggio 2025, per i tre imputati, si sono aperte le porte del carcere. La Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei loro confronti.
Gli investigatori, durante le indagini avrebbero appurato che l’agguato potrebbe essere motivato da ragioni sentimentali, parrebbe questioni di gelosia. Uno dei tre indagati, non accettando la relazione intrapresa dal noto tiktoker Di Stefano con la sua ex fidanzata, avrebbe deciso di attentare alla sua vita, scaricandogli contro colpi di pistola nella sua risto-pescheria “Il Sole di Notte”. Gli altri due avrebbero agito come complici.
Agguato ristorante a Sant’Antimo: le accuse
Di Luca sarebbe rimasto ferito a una mano ma fortunatamente nonostante gli spari, è uscito vivo dall’agguato. Il GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I reati riguardano: tentato omicidio, detenzione e porto di arma, delitti aggravati dal metodo mafioso nonchè ricettazione. L’agguato avveniva in orario serale, all’interno di un ristorante in S. Antimo, alla presenza di diversi clienti.
FONTE: NapoliToday, TeleClubItalia
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