Musica Leggerissima, il fenomeno arrivato quarto a Sanremo ma primo in tutte le altre classifiche
Musica Leggerissima, il fenomeno-tormentone arrivato quarto a Sanremo, sta scalando le classifiche di tutte le piattaforme streaming musicali
Il “fenomeno tormentone” ormai presente nella maggior parte dei video messi online, ballato perlopiù su tutti i social esistenti e trasmesso da tutte le radio nazionali, ha portato una ventata di aria fresca alle preoccupazioni dell’ultimo periodo. Non a caso, “Musica Leggerissima” di Colapesce e Di Martino, è un omaggio proprio alla Musica che ci aiuta nei momenti più difficili “Metti un pò di musica leggera nel silenzio assordante, per non cadere dentro al buco nero” e ci accompagna in ogni momento della nostra vita.
A poco più di una settimana dalla finale di Sanremo, Colapesce e Di Martino, arrivati al quarto posto, scalano tutte le classifiche diventando primi in quella EarOne Airplay Radio e facendo uno straordinario triplete con tre numeri 1 rispettivamente: n.1 della Top50 Italia di Spotify (conquistando anche la Top200 global), n.1 Top100 di Apple Music e n.1 nella classifica dei brani più ascoltati su Amazon Music.
Non si ferma, quindi, il successo dei due cantautori che stanno spopolando sul web con milioni di interazioni e meme che ne fanno la canzone più virale di Sanremo e la più ricercata su Google. Grande successo anche per il video di Musica leggerissima, diretto da Ground’s Oranges, che ha superato i 5 milioni di visualizzazioni in pochissimi giorni. Nel videoclip, dedicato a Pippo Baudo, atmosfere surreali e cinematografiche, disco anni ’80 e citazioni sanremesi da Cavallo Pazzo al Maestro Beppe Vessicchio.
Nel frattempo, il 19 Marzo, uscirà “I mortali” (42 Records/Numero Uno), una nuova edizione, al quadrato, del primo album scritto interamente a quattro mani dai due artisti.
Colapesce e Dimartino, rispettivamente chiamati Lorenzo e Antonio sono due amici, due scrittori di canzoni, tra i più importanti cantautori della scena dell’ultimo decennio. Quelli di Antonio e Lorenzo sono due percorsi umani e artistici ricchi di analogie e parallelismi: hanno iniziato a fare musica prima in band e poi da solisti nello stesso esatto momento storico e nello stesso luogo (la Sicilia). I due hanno commentato il significato della loro canzone così: “È una canzone in re minore e sembra una cazzata ma in realtà portare un pezzo a Sanremo il cui ritornello non apre in maggiore non è una cosa scontatissima. Ha tre, quattro accordi, il testo parla di depressione senza citare la parola. Paragona l’essere umano a un’orchestra, il cui direttore è quest’entità che qualche volta siamo noi stessi, che dirigiamo il corpo. A volte, il direttore se ne va e ci troviamo sperduti, dispersi nella vita quotidiana. Parla dei momenti in cui rischiamo di cadere nei buchi neri. La canzone però non risulta pesante, ritmicamente se vuoi è anche ballabile”.
È proprio questa particolarità, insieme alla cassa da dancefloor tardo ’70, il look a tema dei due mentre eseguono la coreografia, la pattinatrice e tutto l’arrangiamento a fare il successo del pezzo. Intanto vi lasciamo qui il testo del brano tormentone:
Se fosse un’orchestra a parlare per noi
Sarebbe più facile cantarsi un addio
Diventare adulti sarebbe un crescendo
Di violini e guai
I tamburi annunciano un temporale
Il maestro è andato via
Metti un po’ di musica leggera
Perché ho voglia di niente
Anzi leggerissima
Parole senza mistero
Allegre, ma non troppo
Metti un po’ di musica leggera
Nel silenzio assordante
Per non cadere dentro al buco nero
Che sta ad un passo da noi, da noi
Più o meno
Se bastasse un concerto per far nascere un fiore
Tra i palazzi distrutti dalle bombe nemiche
Nel nome di un Dio
Che non esce fuori col temporale
Il maestro è andato via
Metti un po’ di musica leggera
Perché ho voglia di niente
Anzi leggerissima
Parole senza mistero
Allegre, ma non troppo
Metti un po’ di musica leggera
Nel silenzio assordante
Per non cadere dentro al buco nero
Che sta ad un passo da noi, da noi
Rimane in sottofondo
Dentro ai supermercati
La cantano i soldati
I figli alcolizzati
I preti progressisti
La senti nei quartieri assolati
Che rimbomba leggera
Si annida nei pensieri, in palestra
Tiene in piedi una festa anche di merda
Ripensi alla tua vita
Alle cose che hai lasciato
Cadere nello spazio
Della tua indifferenza animale
Metti un po’ di musica leggera
Metti un po’ di musica leggera
Metti un po’ di musica, metti un po’ di musica
Metti un po’ di musica leggera
Metti un po’ di musica leggera
Perché ho voglia di niente
Anzi leggerissima
Parole senza mistero
Allegre, ma non troppo
Metti un po’ di musica leggera
Nel silenzio assordante
Per non cadere dentro al buco nero
Che sta ad un passo da noi, da noi
Più o meno
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