Il Murales di Maione a Baia per una giocosa sub_cultura
Un murales in pieno centro storico di Baia a Bacoli di Vincenzo Maione perché si faccia divulgazione storica giocando
[ads1]
Nasce così l’opera dell’artista flegreo che domenica ha inaugurato la sua opera grazie alla collaborazione dell’associazione Fillirea dando vita al progetto Sub-cultura. Tra giochi di parole e animali fantastici della vita marina ecco allora che sui muri di Baia troviamo il Grifocampo, la medusalemme, seppia Lemnia e l’enigmatica Giulia, ritrovamento ancora in fase di studio che attualmente è conservato in acqua per metà salina per metà dolce.
Attraverso quest’immagine filtrata dall’acqua, l’opera di Maione, si rivolge ai fruitori dell’opera come cornice e custodia dell’eredità storico-archeologica della terra flegrea e tenta, come anticipa l’artista Maione, «di ricordare come bellezza e conoscenza possano convivere in un’opera d’arte.»
Scultore e ceramista, Vincenzo Maione, si è formato all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, affianca ai suoi lavori artistici quello di insegnante di arte e immagine alle scuole medie di Qualiano.
Primo tassello di un progetto più ampio, Sub-cultura, si pone l’obiettivo di creare cartoline e t-shirt. Cultura pop? Certo, risponde Maione, perché l’arte deve essere alla portata di tutti, sembra essere questo il profondo senso del suo murales.
Maione costruisce un’immagine giocosa e collettiva, alla portata di tutti in modo che la collettività possa farsi custode di conoscenza di storia ed archeologia.
Questo gioco delle parti, tra il murales, l’artista e gli spettatori crea una visione che anche come filtro deformante, il filtro della visione acquatica, valorizza il patrimonio artistico e archeologico flegreo, un patrimonio che viene alla luce come visione collettiva e che meglio sopravvive come ricchezza interiore.
Tutte le opere di Vincenzo Maione sul sito web, www.vincenzomaione.com
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Napoli sfata ancora una volta i luoghi comuni: aiutati due turisti