20 Marzo 2016

Mobilità sostenibile: il progetto di Percorsi Cumani

L’associazione Percorsi Cumani, cui aderisce un gruppo di cittadini dell’area flegrea che promuove diversi progetti di mobilità sostenibile, ha inviato un elaborato ai comuni flegrei per promuovere il conseguimento di una pista ciclabile che colleghi Nisida a Miseno.

[ads1] L’idea consiste nella realizzazione  di un percorso  pedonale e ciclabile  che possa seguire un tratto  alternativo al traffico automobilistico. “Da Bagnoli a Pozzuoli/Gerolomini per un lungo tratto puo’ essere utile utilizzare l’area soprastante la scogliera e a seguire la dismessa linea della cumana dalla Pietra ai Gerolomini.”

Un secondo tratto invece è stato individuato lungo la linea di costa da Pozzuoli, parcheggio auto di via Fasano, fino a Lucrino. Utilizzando l’area demaniale che inizia dal parcheggio di via Fasano e prosegue lungo il confine delle ex fabbriche sofer e pirelli per giungere nell’ area dell’ ex convento del lido delle monachelle.

Si prosegue, sempre lungo la linea di costa demaniale fino a Lucrino per utilizzare il sottopassaggio della cumana che porta in piazza Lucrino e da qui in direzione lago d’Averno. Il quarto step interessa il ripristino dell’agibilità  della grotta di Cocceo per giungere a Cuma da dove poi si giungerebbe al lago Fusaro e Miseno.

La delegazione di Percorsi Cumani ha presentato un protocollo d’intesa per  elaborare con le amministrazioni interessate il progetto di mobilità sostenibile e che potrebbe riservare piacevoli sorprese per tuttpercorsi cumani foto piccolai coloro che amano camminare e usare la bicicletta come mezzo di trasporto.

Il signor Paolo Casale, che ha parlato a nome dell’associazione, ha sottolineato come l’intento principale del progetto si la valorizzazione della costa flegrea come risorsa ambientale in primo luogo.

Non c’è dubbio, aggiunge casale, che una evoluzione in questo senso coinvolgerebbe diversi attori della scena commerciale che potrebbe usufruire di una nuova e diversificata fascia di fruitori.

Un discorso ampio, dunque, che si pone l’obiettivo di trasformare luoghi in disuso e in stato di abbandono in nuovi percorsi ciclabili e pedonali in un’ottica di rilancio della vivibilità sostenibile.

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