4 Novembre 2016

La Mehari di Siani esposta a Capodichino

La Mehari, l’auto simbolico del giornalista vittima della camorra esposta all’aeroporto. Domani partirà per l’Emilia Romagna

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L’auto del giornalista Ginacarlo Siani, vittima di un sistema criminale a cui si ribellò e che denunciò, che ancor oggi miete vittime innocenti, una Mehari, nel suo viaggio in tutta Italia come emblema del sacrificio e della resistenza a qualsivoglia forma di criminalità organizzata, oggi si trova esposta all’aeroporto di Capodichino.

La Mehari di Giancarlo Siani sarà poi pronta per ripartire tra pochi giorni, alla volta dell’Emilia Romagna per certificare il rinnovato impegno della Regione Campania, attraverso la Fondazione Polis, sulle tematiche dell’aiuto alle vittime innocenti della criminalità e della libertà di stampa.

Nel suo viaggio – che inizia da Napoli – la Mehari ha raggiunto la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica e il Parlamento Europeo.

L’assessore regionale alle Politiche Sociali Lucia Fortini ha commentato così l’iniziativa:

“L’installazione realizzata all’aeroporto vuole indurre tutti i passeggeri a fermarsi e a riflettere sulle istanze di cui la Mehari, simbolo di giustizia e legalità, è portatrice: innanzitutto, una tutela più efficace dei familiari di tutte le vittime della violenza criminale, senza distinzioni di sorta; in secondo luogo, una vicinanza concreta ai tanti giornalisti che svolgono con passione la loro professione, soprattutto a coloro che sono sottoposti a intimidazioni di varia natura”

Infine, conclude il suo intervento dicendo:

“La Mehari è qui per interrogarci e per spingere tutti, dalle istituzioni al mondo dell’associazionismo ai singoli cittadini, a fare di più e meglio per non lasciare sole le vittime della criminalità e i cronisti minacciati”

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