Mattarella: “O si è contro la mafia o si è complici!”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto nel bunker dell’Ucciardone per l’anniversario della strage di Capaci: “La mafia esiste ancora. O si è contro o si è complici!”
Cade oggi il 29esimo anniversario della strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Questa mattina si è tenuta la cerimonia di commemorazione all’interno del bunker dell’Ucciardone dove è intervenuto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che durante un passaggio ha tuonato perentorio: “O si sta contro la mafia o si è complici, non ci sono alternative“.
La cerimonia si è aperta con l’Inno di Mameli eseguito dall’orchestra degli studenti del magistrale Regina Margherita nel porto di Palermo. Presenti nella banchina Maria Falcone, sorella del giudice ucciso, e il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Per il secondo anno consecutivo a causa del Covid non è stato possibile organizzare l’arrivo delle “Navi della Legalità” con gli studenti di tutta Italia. Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, accompagnata dal Capo della Polizia Lamberto Giannini, ha poi deposto una corona d’alloro alla Stele commemorativa di Capaci, sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, in ricordo vittime attentato.
Mattarella: “La credibilità della magistratura è imprescindibile per lo svolgimento della vita della Repubblica”
Durante il suo intervento, il Presidente Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza simbolica del luogo scelto per la cerimonia e ribadire come la lotta contro la mafia sia ad oggi tutt’altro che vinta. “È sempre di grande significato – ha detto – ritrovarsi nel bunker, un luogo di grande valenza simbolica, dove lo Stato ha assestato importanti colpi alla mafia. La mafia esiste ancora non è stata sconfitta. È necessario tenere sempre attenzione alta e vigile da parte dello Stato“.
Un chiaro riferimento, inoltre, è stato fatto ai recenti scandali che hanno coinvolto la magistratura italiana a partire dal caso Palamara. “La credibilità della magistratura e la capacita di riscuotere fiducia – ha detto Mattarella – è imprescindibile per lo svolgimento della vita della Repubblica. Gli strumenti non mancano, si prosegua a fare luce su ombre e sospetti: si affrontino in maniera decisiva i progetti di riforma“. “Sentimenti di contrapposizione, contese, polemiche all’interno della magistratura – ha concluso – minano il prestigio e l’autorevolezza dell’organo giudiziario“.
Cartabia: “Il lavoro di Falcone fu straordinario”
Durante la cerimonia è intervenuta anche la Ministra della Giustizia Marta Cartabia, da alcuni indicata proprio come possibile successore di Mattarella al Quirinale, il quale concluderà il suo mandato a gennaio 2022. “Il lavoro di Falcone fu straordinario – ha detto la Guardasigilli nell’aula bunker –, andare alla ricerca della forza economica della mafia lo portò a sviluppare la consapevolezza che occorreva lavorare a livello internazionale. Quando venne al ministero nel ’91 iniziò la fase di cooperazione internazionale, fu un periodo breve ma fecondissimo. A livello europeo, fu Falcone il primo a intuire che occorreva una protezione penale degli interessi finanziari. Tra qualche settimana prenderà avvio la Procura europea, una istituzione dell’Ue, anche qui troviamo un lascito di Falcone“.
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