Marigliano, apre “Le Ninfee” per riportare in vita l’arte della ceramica
A Marigliano apre “Le Ninfee”, negozio di ceramica di articoli fatti a mano. Tra impegno e sacrificio, il sogno di una giovane mariglianese che si realizza
Fare della propria passione un lavoro. Non un mestiere qualunque ma uno di quelli che nel corso del tempo è andato via via perdendosi. E nelle mani e nei sogni di una giovane è ricominciato a nascere.
A Marigliano Anna Capretti, giovane 22enne, ha deciso di realizzare il suo sogno più grande nella sua città. A breve aprirà il suo negozio di ceramica con articoli fatti interamente a mano da lei e dal suo staff, la sua famiglia. Le Ninfee è il nome del negozio, scelto proprio “in onore della mia famiglia”.
“Lavorare la ceramica per me è significato ispirarmi a mio padre: la nostra famiglia ha tramandato di generazione in generazione la passione per questo mestiere. Fare questo lavoro significa metterci tutto il proprio impegno”. Un impegno molto duro, da come racconta Anna. “Anche quando siamo stanchissimi e abbiamo passato tutto il giorno in laboratorio, non molliamo mai. Prima ancora di essere un lavoro, è una passione. Significa potere dare forma alla nostra fantasia fino a riuscire a soddisfare le esigenze dei clienti”.
Nascere e crescere in una bottega di artigiani, significa portare il mestiere sempre dentro di sé. “Da piccola, quando andavo alla scuola dell’infanzia mi ritenevo la più fortunata perché ero l’unica ad essere brava a giocare con la plastilina. Così come adesso modello la ceramica, già da piccola mi divertivo a mettere in pratica quello che mio nonno e mio padre mi insegnavano in laboratorio”.
La lavorazione della ceramica è una delle più antiche professioni del mondo che si è andata perdendo nel corso dei secoli. Questo Anna lo sa bene ma, attraverso il suo progetto, è sicura di poter portare alto il nome di tutti gli artigiani. “Sono pochissimi ad oggi coloro che scelgono di intraprendere questo mestiere. Molti miei coetanei, ad esempio, sono lontani da questo mondo: pur vivendo la mia città e le persone che ne fanno parte, spesso mi sento una perfetta sconosciuta perché la passione che nutro nei confronti del mio lavoro non è riconosciuta ed apprezzata”.
È proprio da qui che nasce l’idea di aprire un’attività tutta sua. “All’inizio avevamo pensato di trasferirci in costiera, dove ci sono tutti i negozi che producono ceramica. Alla fine però abbiamo capito che bisogna farsi conoscere nella propria città e avvicinare la gente a questa professione e al fatto che l’arte fatta a mano è una rarità. Io penso che bisogna crescere nel proprio paese e non trasferirsi altrove”.
L’importante è crederci sempre, costruire i propri sogni e realizzare i propri desideri. “Io spero che tutti i giovani con delle idee e con talento possano prendere in considerazione l’idea di mettersi in gioco. L’imprenditoria giovanile è ad un livello basso e bisogna avere coraggio. L’apertura di un negozio sarà una rinascita, sia per me che per il mio mestiere”.
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