4 Maggio 2021

Luana D’Orazio, 22 anni, inghiottita dal macchinario della fabbrica

Luana D’Orazio, 22 anni, uccisa dal macchinario della fabbrica. “È inconcepibile continuare a morire sul lavoro”, scrivono i sindacati

Luana D’Orazio si spegne a soli 22 anni a causa di un gravissimo incidente sul lavoro. Stando quanto raccolto in queste ultime ore, la giovane è morta ieri mattina, 3 maggio, mentre lavorava in una fabbrica tessile a Oste di Montemurlo nella provincia di Prato. La ragazza, residente a Pistoia, era madre di un piccolo bambino.

I fatti

Le testate locali riportano che l’incidente è avvenuto poco dopo le 11.30 all’interno della ditta Orditura Luana in via Garigliano. La 22enne stava lavorando a un orditoio, quando è rimasta agganciata nel rullo ed è stata inghiottita dal macchinario. A dare l’allarme è stato un altro operaio che, però, era girato di spalle e non ha visto il momento dell’incidente. Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori del lavoro dell’Asl, che hanno effettuato i controlli per ricostruire l’esatta dinamica e capire se si sia trattato di un errore umano o di un mancato rispetto delle norme di sicurezza. Intanto, il macchinario è sotto sequestro.

Luana D’Orazio lavorava in quell’azienda da circa un anno ed era una ragazza solare e piena di vita. Sui suoi profili social compare anche la foto con Leonardo Pieraccioni, che risale al 2018, anno in cui Luana aveva recitato come comparsa nel film del regista e attore toscano “Se son rose”.

I messaggi di cordoglio

La sua scomparsa ha destato l’intera comunità, infatti non si sono fatti attendere i messaggi di affetto nel corso delle ore.

“Ti prego dicci che non è reale e che stiamo vivendo in un incubo. – Scrive una cara amica su Facebook – Non ci sono parole per descrivere il dolore… Voglio ricordarti per quella persona bella e solare che eri e per tutti quei momenti passati insieme. Ciao piccolo Angelo, sei e rimarrai per sempre una delle mie amiche più importanti”.

Il segretario generale della cisl Luigi Sbarra, sull’incidente che ha visto volare via la giovane Luana D’Orazio, scrive su Twitter:

Una tragedia terribile che ci addolora profondamente la morte per un incidente sul lavoro a prato di un’operaia tessile di appena 23 anni. Un’altra vittima innocente che pesa sulla coscienza di chi non fa rispettare le norme sulla sicurezza sul lavoro. Ora basta!”.

“È inconcepibile continuare a morire sul lavoro. È ancor più inaccettabile la morte di lavoratori giovanissimi, oggi di una giovanissima madre”, scrivono in un comunicato Cgil, Cisl e Uil e Filctem, Femca Uiltec di Prato che aggiungono.

Chiedere sicurezza è come abbaiare alla luna”, dicono i colleghi del sindacato Uiltec.

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