28 Gennaio 2021

L’amica geniale 3 e Napoli: il ricordo di Ciro Notaro

foto da mymovies

l'amica geniale

L’AMICA GENIALE 3 e i luoghi di Napoli: il ricordo di Ciro Notaro, scrittore per passione

L’amica geniale 3: riprendono i casting e le riprese della fortunata serie TV, che partita da NAPOLI, al RIONE LUZZATTI sta abbracciando l’Italia seguendo le sorti delle protagoniste dei racconti di Elena FERRANTE… LILA E LENU’.
– Le riprese della fortunata fiction  si stanno svolgendo proprio in questi giorni in piazza Dante, nel centro storico di Napoli.  Per l’occasione, l’intera piazza è stata organizzata in modo da ambientare la terza serie negli anni Settanta.  Altre scene sono già state girate  in un altro luogo simbolo della città,  – piazza del Gesù – inserendo dettagli tipici di quegli anni, come la fermata dell’autobus 140, famoso  per il lungo percorso panoramico lungo la salita di Posillipo.
Presto la troupe si sposterà per completare le riprese, a Firenze e poi a Torino, ma per me resta ancorata a Napoli in uno spaccato della mia vita.
– Amo la serie, perché sono cresciuto proprio in quei luoghi e nel tempo in cui la FERRANTE è cresciuta; di lei, appena  qualche anno dopo, ho condiviso il professore delle scuole elementari AGOSTINO COLLINA, fondatore della oggi OMONIMA biblioteca del RIONE LUZZATTI, fedelmente ricostruiti nella reggia di Caserta per le riprese della prima indimenticabile serie ambientata a cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta.
– Alla BIBLIOTECA, AGLI AMICI DEL RIONE E A MAMMA… che mi invogliava a frequentarla, dedico questo breve racconto, ispirato da un incontro occasionale con alcuni studenti in CIRCUMVESUVIANA.
LA BIBLIOTECA
                 di Ciro Notaro
” Senza biblioteche cosa abbiamo?……Non abbiamo
né passato né futuro.”
        (Ray Bradbury)*
Un viaggio in Circumvesuviana alle 8.00 di mattina è un pieno di umanità, di persone che vanno agli uffici, di studenti alle università  e, cosa ancor più sorprendente, di ragazzi diretti in   biblioteca. Cosa strana ai giorni nostri! Giorni in cui, con un click, si fa tutto da casa, compreso  far sparire queste vecchie istituzioni, questi sani luoghi di aggregazione, dove si andava per studiare in pace ed avere tanti libri a disposizione. E proprio in uno di questi posti, che pensavo fosse in disuso, erano diretti questi giovani. Ubicata nella zona di Gianturco, proprio nel quartiere dove sono cresciuto,
lontano, a loro dire, dal traffico della città e dalla confusione che pervade le biblioteche universitarie e servita dalla comodità della Circumvesuviana.
– Non ci credevo! Mi stavano  raccontando della biblioteca al rione Luzzatti, la mia biblioteca! Quella dove un grande professore di scuola elementare, il professor Collina, istitutore e approvigionatore di libri, ebbe la passione di organizzarla.
La stessa biblioteca dove, in quegli anni 50, si formava una grande scrittrice, Elena Ferrante. – La biblioteca dove ho imparato a leggere i primi racconti, poi romanzi e infine la Gazzetta Ufficiale dei concorsi… per necessità!
Come é strana la vita…son passate tre generazioni ed un incontro casuale in vesuviana mi ha riportato a casa, al rione Luzzatti.. alla mia biblioteca… che oggi, mi dicono, si intitola ”Giulio Andreoli“ dove questi giovani universitari trovano, in una struttura Comunale  tranquillità, servizi ed un clima accogliente, per dedicarsi a proficue ore di studio.
– Contento per aver raccontato, in un viaggio troppo breve, una parte dei miei ricordi a quei  ragazzi giunti a destinazione alla stazione di Gianturco, ero anche soddisfatto di aver percepito una piacevole sensazione di apertura, di recupero, di incontro e continuità… un ponte tra il vecchio e il nuovo. Uno spazio in cui giovani informatizzati che si  preparano al futuro si ritrovano, come un tempo, in un luogo del  passato: “ la biblioteca “.
Buon ascolto da
Rosaria SPINIELLO che dà voce ai racconti di: IL BELLO DI NAPOLI
“LA BIBLIOTECA”
            di Ciro Notaro
Prima …e intendo  40 anni fa’…dicimm ‘e tiemp mije…
si studiava a casa solo…se tenivi l’enciclopedie,
se no’… peffa’na’ ricerca
e Lettere, chesso’e filosofia…
tir’a trasferi’ in biblioteca…pecche’mancav ‘a tecnologia.
Oggi cu’ nu click d’internett int’ a nu’ mumento…
trovi ogni cosa..stando a casa ‘ncopp’ a tutt’  l’argoment.
È o’ futuro penso – é sicuramente  meglio do’ passato….
ma ce  manca na’  cosa  acchist’ risultato….
manca l’addor re’ libbri…
e da’  stampata…
chill prufumo ca’te da’
na’ sensazione d’euforia…
O’ stess… e na’ sfugliatella…
dint a’ pasticceria.
Ma pare…ca’ mo ‘e bbibblioteche
si sono organizzate…
e ‘nziem e libbri..
so’ pur  informatizzate.
Menumale ca’o’  modo se truvato…
pe’riunì o nnuovo c’o’ passato…
accussi’  o’giovane studente mentre studje o’monitorr
tra na ricerca e nata…
magari le ven voglia e  piglia’ nu libro ‘e da’ nocchiata…
….e torna’a casa stanco…suddisfatto…ma nun  solo…
Comm  dicev  mamma’mia* …
       ” c’ addor ‘e scola. “
(*)Ray Bradbury..noto
scrittore statunitense.
(*)Agostino Collina..mitico
professore.
(*) Elena Ferrante…nota
scrittrice.
(*)Concetta Carrese…
mamma mia…casalinga.
END ©`iro NOTARO
autore per passione e solidarietà al progetto LEGATIALFILO©`2021

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