Juve-Napoli, ADL è disposto a ribaltare il 3-0. Ecco come
Juve-Napoli, Aurelio De Laurentiis è disposto a ribaltare il 3-0 attraverso il Tar. “Il diritto alla salute prevale su tutto”, dice Cascella
È tensione in casa Napoli dopo la conferma del Giudice Sportivo – almeno per il momento – del 3-0 a tavolino a favore dei bianconeri, più un punto di penalizzazione per gli azzurri.
Tale situazione è la lettura di un campionato sempre più in scompiglio e poco plausibile.
Ma quale sarà, adesso, la prossima mossa del patron partenopeo?
Il caso Juve-Napoli non demoralizza il club azzurro che, da quanto appreso nella serata di ieri, farà ricorso per l’ottenimento di una giusta decisione.
Come si legge su SportMediaset, invece, si passerà alla Corte Sportiva d’Appello – guidata da Piero Sandulli – dove si valuterà la decisione della ASL campana e la condotta del club di Agnelli.
Ovviamente, per proseguire, la Juventus dovrà costituirsi come parte.
Il Napoli, dunque, ha cinque giorni per presentare ricorso e la Corte Sportiva d’Appello, a sua volta, ne avrà cinque per decidere la data dell’udienza.
Il processo Juve-Napoli dovrebbe avvenire entro un mese.
Il Presidente De Laurentiis però non è positivo nei confronti dell’ordinamento sportivo e, nel caso fosse necessario, intende continuare la lotta attraverso il Tribunale amministrativo regionale (Tar).
Ed ecco che iniziano a sorgere i primi dubbi: normativa nazionale o normativa sportiva?
Sulla questione prende parola anche l’avvocato ed esperto di diritto sportivo, Angelo Cascella che – stando a quanto riportato sull’edizione odierna de Il Mattino – afferma:
“Il diritto alla salute prevale su tutto, il bivio è questo: prevale la normativa nazionale su quella sportiva no?
Sono certo che l’avvocato Grassani (che difende il Napoli, ndr) avrà già le idee chiare, il club ha margini e diritto per esprimere le proprie idee. Non credo invece si possa arrivare al Tas di Losanna, che dirime questioni internazionali mentre queste mi sembrano legate esclusivamente al diritto interno”, conclude Cascella.
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