30 Settembre 2020

Jonathan Galindo, il gioco social è responsabile del suicidio dell’11enne?

Jonathan Galindo

11enne lascia un biglietto e si suicida lanciandosi dal balcone: «Ho paura dell’uomo nero». Potrebbe trattarsi di Jonathan Galindo?

NAPOLI, 30 SETTEMBRE – Una vera e propria tragedia quella avvenuta la notte scorsa. A Napoli, un bambino di 11 anni è morto dopo essersi lanciato dal balcone di casa, al decimo piano. Potrebbe trattarsi di una vittima di Jonathan Galindo?

Un mistero aleggia attorno alla sua morte: i genitori hanno raccontato agli agenti di aver trovato un biglietto. Poche parole: un messaggio di scuse per il gesto che stava per compiere e un riferimento che agli investigatori non è passato inosservato. «Ho paura dell’uomo nero», scrive l’undicenne prima di gettarsi dalla finestra di casa.

Attualmente, la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta e si indaga per istigazione al suicido – escludendo, dal primo momento, la caduta accidentale. Gli inquirenti temono, infatti, che il bambino possa essere l’ennesima vittima delle “challenge sul web”, del tipo Blue Whale.

Jonathan Galindo, che cos’è il folle gioco che spinge ad uccidersi

Alcuni anni fa, siamo venuti a conoscenza di un “gioco” nato in Russia, la Blue Whale. Nel 2020, a sfruttare lo stesso impatto mediatico è Jonathan Galindo: un’identità con la faccia di un uomo mascherato da Pippo – meno divertente.

Chiariamo, Jonathan Galindo non è una persona reale e il volto del “Pippo umano” potrebbe essere anche stato rubato: le foto, infatti, erano state pubblicate nel 2012 da un artista e videomaker americano,Samuel Canini.

Presumibilmente potrebbe trattarsi di una serie di identità che attirano bambini e ragazzi. Lo strano individuo, infatti, si aggira sui social e invia messaggi alle potenziali vittime: «Vuoi giocare con me?», scrive sui principali social.

Inizia, così, una gara che non ha nulla a che vedere con un gioco. Prove di coraggio, sempre più difficili e pericolose, che possono condurre le vittime all’autolesionismo o – addirittura – a gesti estremi, come il suicidio.

Il fenomeno è molto conosciuto negli USA e, grazie ai social, sta approdando in Europa. Che possa essere proprio questa identità virtuale – o qualcuna con un nome differente – ad aver provocato il suicidio dell’11enne di Napoli?

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