1 Giugno 2020

Istruzione, 38.000 euro ad istituto per adeguare lo stabile alle norme

Istruzione, 38.000 euro ad istituto per adeguare lo stabile alle norme

Istruzione

Istruzione, lo Stato sovvenziona gli istituti per renderli a norma di sicurezza. Ma i dirigenti scolastici riscontrano dei problemi

In questi giorni il Dipartimento per le risorse umane del ministero dell’Istruzione ha diramato una Pec a tutti i dirigenti scolastici: il contenuto è un elaborato di 34 pagine in cui si annuncia il finanziamento disponibile per gli istituti scolastici pari a 331 milioni di euro. Ogni istituto avrà dunque a disposizione 38.000 euro per attuare tutte le norme descritte nella Pec:
acquistare il materiale per la sanificazione e i termoscanner,
-identificare aree verdi e attrezzarle,
-risistemare gli spazi esterni,
-smaltire i rifiuti, anche quelli speciali,
-far partire gli appalti per l’edilizia interna,
-cambiare gli arredi e acquistare o noleggiare tablet e hardware.

Tuttavia molti dirigenti scolastici stanno riscontrando delle difficoltà nel poter attuare le norme: come afferma Repubblica.it, la dirigente dell’Istituto comprensivo Visconti di Roma, Rossana Piera Guglielmi, ha dichiarato che le soluzioni da attuare non garantiranno un ottima preparazione ai bambini. Fare doppi turni, dimezzare le ore di didattica porterà a dimezzare del 50% le materie importanti come Italiano, Matematica, Inglese.
“I nostri bambini non avranno, così, le competenze necessarie.”ha affermato nell’intervista con Repubblica.

Stesso discorso per Domenico Squillace, preside del Liceo scientifico Volta di Milano, che esprime il suo disagio nel poter dividere le classi per rispettare il distanziamento: il Volta ha circa 1200 studenti, divisi anche in classi da 30 e con il distanziamento previsto si potrà accogliere soltanto un terzo dei ragazzi.
“Ha un senso portare l’ora a 40 minuti, ma questo Paese deve approntare un Piano Marshall per l’istruzione e avviare un’infornata straordinaria di docenti per un anno.” ha dichiarato nell’intervista.

Situazione ancora più grave nei paesi come Azeglio, dove il preside dell’istituto comprensivo, Guido Gastaldo, ha dichiarato che sarà difficile fare recuperi a settembre perché non ci saranno docenti. Inoltre bisognerebbe aumentare il numero di bidelli per evitare riduzioni dell’orario.

 

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