9 Gennaio 2022

Ilaria Capua covid: perchè i vaccinati si infettano di più rispetto a prima

Ilaria Capua. Istantanea tratta da Dimartedì - La7.

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Ilaria Capua spiega perchè i vaccinati possono infettarsi di più. La variante Omicron del covid è ancora una lunga battaglia da combattere

ILARIA CAPUA COVID – La variante Omicron è quella attualmente dominante in Italia come nel resto del Mondo; nel nostro Paese aumentano i contagi ogni giorno e lo si vede anche dal numero dei nuovi positivi.

Abbiamo imparato a convivere con il virus e l’ausilio dei vaccini è stato utile per diminuire, in maniera efficace, il numero dei pazienti ospedalizzati.

In un’intervista al Corriere della Sera, Ilaria Capua, virologa, è ritornata a parlare del covid e si è soffermata sul fatto che i vaccinati possono infettarsi di più rispetto al passato con la variante Omicron.

«Siamo nell’incubo da oltre 700 giorni. E ora il virus cambia volto. Sarà una lunga sfida. Perché Omicron evade una parte della risposta immunitaria. La novità è che Omicron si avvia a diventare un nuovo sierotipo di Sars- CoV-2. Che cosa significa questo? Significa che è sufficientemente distante dal ceppo originale Wuhan e dai suoi immediati discendenti che evade una parte della risposta immunitaria».

«Semplificando, è come se in questi due anni il “cugino Omicron” si fosse fatto crescere capelli, barba, baffi e avesse indosso sempre gli occhiali da sole in modo tale che la camera del telefonino e gli algoritmi di riconoscimento facciale non lo riconoscessero più come alpha, gamma o delta. Infatti non lo è: è Omicron. Un virus con il turbo che grazie alla sua contagiosità ci darà filo da torcere» ha spiegato l’esperta.

Ma perchè i vaccinati si infettano di più? «Perché questo è un virus diverso, cambiato sia dentro che fuori, e che per forza di cose impareremo a conoscere. In due anni però siamo cambiati anche noi sia dentro che fuori. Siamo stanchi, stufi ed esausti dal rincorrere qualcosa che appare inafferrabile. In questo mare di incertezze legate non solo all’evento pandemico, ma anche e soprattutto alle molte, moltissime variabili legate agli aspetti di gestione dell’emergenza, abbiamo una certezza. Che come abbiamo fatto con altri virus quali il morbillo, oppure l’HIV, con questo Sars-CoV2 e i suoi innumerevoli discendenti dovremo convivere a lungo e applicare al meglio le nostre conoscenze e le precauzioni del caso. Quest’ultimo, ovviamente, in continua evoluzione». 

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