15 Maggio 2020

Il boss Patrizio Bosti torna a casa a Napoli: a lui anche un assegno di oltre 2mila euro

franco casillo

Il boss Patrizio Bosti, detto ” ‘o Patrizio “, torna a Napoli. Sarebbe dovuto uscire nel 2031, ma per «trattamento inumano» è stato liberato e risarcito

Patrizio Bosti, 62 anni, è uno dei boss più potenti dell’Alleanza di Secondigliano,  membro del gruppo camorristico insieme ai rivali dei Mazzarella.

Il boss, detto “‘o Patrizio”, era detenuto dal 2008, in seguito ad un arresto avvenuto a Girona (Spagna) dopo tre anni di latitanza.

Patrizio Bosti, condannato a 43 anni di carcere per reati camorristici, quali omicidio, racket e traffici illeciti ha scontato 28 anni di reclusione e non è mai stato condannato all’ergastolo.

La scarcerazione anticipata è prevista ai sensi della legge Gozzini, introdotta nel 2014, che va incontro ai benefici per i detenuti che hanno subito un trattamento in carcere “disumano” che ledeva i diritti dell’uomo.

Inizialmente il magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia gli aveva riconosciuto 2.868 giorni di detenzione inadeguata – nei carceri di Poggioreale, Bellizzi Irpini, Rebibbia, Regina Coeli, Trani, Palermo – Ucciardone e Parma –  e la scarcerazione sarebbe dovuta avvenire nel 2031.

Dopo dodici anni trascorsi in isolamento, Patrizio Bosti lascia la cella di Parma e lo Stato italiano lo risarcisce con un assegno di 2672 euro.

Ora dovrà scontare 9 anni in libertà vigilata.

Fonte: La voce della Nazione

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