Halloween: itinerario della paura a Napoli!
Nel giorno di Halloween scopriamo i miti e le leggende del volto oscuro di Napoli!
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Halloween, festa anglosassone, ha poco a che vedere con le tradizioni italiane, più legate, secondo il calendario liturgico romano, alla festa cristiana di Ognissanti che ricade il 1 novembre, prima della ricorrenza per i defunti.
Ma questa festa negli ultimi anni è divenuto un momento goliardico e di burla che ha avvicinato anche gli italiani desiderosi di rivivere per una seconda volta l’anno il rito della mascherata carnevalesca. Ed ecco quindi spopolare ovunque addobbi macabri e spettrali, feste in maschera e il canonico rito della raccolta di dolciumi con Dolcetto o Scherzetto che tanto diverte i bambini.
E così per rimanere in tema di leggende paurose e storie di terrore, mentre intagliamo la zucca, raccontiamo le leggende campane che ci appartengono per tradizione e che, a giusta ragione, non sono meno inquietanti di quelle anglosassoni!
Infatti anche in Campania ci sono le leggende di fantasmi e di palazzi stregati, dove pare che ancora oggi si avvertano strane e oscure presenze! Proprio nella nostra Napoli, lontana dalla sua tradizionale allegria e dalla solare bellezza, esiste un volto oscuro, dove le leggende celtiche si mescolano ai documenti storici che raccontano di sentimenti non corrisposti, di amori clandestini, di amanti consumati dal desiderio e di omicidi, che noi vogliamo raccontarvi, ecco dunque un ipotetico itinerario della paura:
Partiamo dal suggestivo e oscuro Palazzo Donn’Anna a Napoli, infestato, secondo la leggenda dai fantasmi di amanti disgraziati e sofferenti. La prossima tappa riguarda teschi, scheletri, ossa e candeline. Quale luogo migliore per trascorrere Halloween se non il Cimitero delle fontanelle di Napoli, tra le storie legate alle capuzzelle, le anime purganti ‘adottate’ dal popolo napoletano fino allo scorso secolo, il racconto degli amanti disgraziati uccisi dalla Morte che aveva preso parte al loro matrimonio.
Ma si sa Napoli ha mille e più leggende, nascoste nei palazzi, nei vicoli e nei sotterranei, come la leggenda partenopea del Munaciello, lo spiritello molesto e malandrino che tanti sgarbi (o favori) poteva elargire ai malcapitati.
Seguendo la tenue luce di una lanterna,che, secondo la tradizione, permette di cogliere i rapidi movimenti di tutte le figure misteriose che popolano il centro storico di Napoli, si parte da Piazza Luigi Miraglia, nei pressi della Cappella Pontano, la nota famiglia di necrofori, per poi dirigersi in via dei Tribunali, passando per la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio, dove un tempo le ragazze nubili pregavano la principessa Lucia per convolare a giuste nozze.
La tappa successiva è in via Nilo, con il palazzo residenza del Fantasma dalla testa d’elefante, divenuto famoso grazie a una commedia di Edoardo De Filippo.
In piazzetta Nilo, invece, i più fortunati potrebbero percepire gli spiriti delle monache che furono sfrattate dal loro convento, ormai molti secoli fa.
Giunta la sera possiamo recarci in Piazza San Domenico Maggiore dove possiamo sentire il cigolio della carrozza del principe di San Severo, famoso alchimista del Settecento. Al numero 9 si trova il palazzo della famiglia Sansevero, dove nel 1590 l’allora padrone del palazzo, il celebre compositore Carlo Gesualdo principe di Venosa, sorprese la propria moglie, Maria d’Avalos, con il suo amante, il duca Fabrizio Carafa: il principe folle di gelosia li uccise e poi trasportò i corpi sullo scalone del palazzo per mostrare al popolo che la sua onta era stata lavata con il sangue. C’è chi giura che gli spiriti inquieti degli sfortunati amanti si muovono ancora nel palazzo e sull’adiacente piazza.
Ora avrete il coraggio di percorrere l’itinerario della paura nel giorno di Halloween?
Dalla redazione di Napoli.Zon vi auguriamo un buon Halloween napoletano!
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