Graduatorie a Napoli: “è bufera nel mondo della scuola”
Graduatorie a Napoli: “è bufera nel mondo della scuola”. A pochi giorni dalla ripresa il caos, ecco le dichiarazioni di un docente
Mancano pochissimi giorni alla riapertura delle scuole e i docenti della Regione Campania, sabato 19 settembre 2020, hanno riscontrato questioni considerevoli sul sito dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Napoli.
Sull’area online, infatti, sono comparsi gli incarichi a tempo determinato per le classi di concorso A002, A003, A004, A008, A009, A010, A011, A012, A013, A014, A017, A018, A019, A020, A021, A031, A038 da GAE e GPS.
L’attribuzione delle sedi è stata conferita da parte dell’Ufficio in data 16.09.2020, in modalità telematica, nel rispetto dell’ordine di graduatoria e delle preferenze espresse dai candidati.
Per comprendere la problematica – che da soli pochi giorni ha cagionato caos – un docente di Napoli, Antimo Verde, ci ha spiegato, dettagliatamente, quanto accaduto.
“La buona fede dell’Ufficio è nell’aver approvato le preferenze e solo alcuni fogli Excel che il sistema telematico ha lavorato. Si tratta pur sempre di un sistema telematico, una macchina che ha sostituito l’uomo nella verifica di quante e quali mail sono arrivate. Macchina che decide delle vite lavorative delle persone.
Ma facciamo un passo indietro e analizziamo i vizi di forma di una circolare che ha segnato l’esordio di una tempesta che speriamo si concluderà presto in questo clima rovente”, afferma Verde.
I FATTI
Il 10 settembre l’Usp di Napoli carica una cartella zip contenente 7 documenti: 2 fogli excel e 5 file in formato PDF. Il primo foglio è “l’avviso del calendario di convocazione per le operazioni di conferimento di incarico a tempo determinato da (GAE) e (GPS) a.s. 2020/2021 – posti di sostegno e posti comuni del personale docente delle scuole secondarie di primo e secondo grado”.
In esso è scritto “Ogni singola domanda, […] dovrà essere, salvata con nome “codice fiscale – classe di concorso – fascia – cognome nome”, inviata esclusivamente a mezzo mail, agli indirizzi sotto elencati.
“Il vizio di forma, che segna la distanza tra la lingua italiana e il linguaggio di un sistema telematico, sta nell’espressione “a mezzo mail” – continua Antimo Verde – non seguita da alcun aggettivo restrittivo. Ogni docente possiede una mail, alcuni anche più di una”.
“Fino all’anno scolastico 2019-2020 le convocazioni d’istituto venivano effettuate tramite la mail che il docente indicava nell’iscrizione in I, II o III fascia. I docenti in possesso di una mail di posta certificata venivano convocati sull’indirizzo PEC e ricevevano le comunicazioni su quell’indirizzo.
Molti docenti che tra venerdì 11 e sabato 12 settembre hanno compilato i modelli excel, hanno inviato la mail con indirizzo di posta certificata e non ordinaria.
Tutti questi docenti la mattina di San Gennaro hanno avuto una visione non bellissima nell’assegnazione degli incarichi annuali i propri nomi sono scomparsi; così, ad esempio, chi aveva scelto la prima preferenza su una classe di concorso ed era magari 18° in Graduatorie Provinciali Supplenze, ha visto in elenco le assegnazioni ai candidati 17 e 19, risultando rinunciatario.
Le assegnazioni per altre classi di concorso stanno procedendo in questi giorni ed è normale che la bufera, che è scoppiata su queste classi di concorso, si trasformerà in un terremoto dalle prossime pubblicazioni sul sito dell’USP di Napoli, quando ci si accorgerà delle medesime sparizioni di docenti nelle assegnazioni degli incarichi annuali, perché hanno inviato il foglio excel tramite PEC e non posta ordinaria.
Un secondo errore è l’ubiquità nelle assegnazioni di docenti che compaiono su due classi di concorso, pur avendo dato la precedenza per una soltanto.
Essi dovrebbero prendere servizio alle ore 8:00 del 23 settembre contemporaneamente presso due istituti, magari per la classe di concorso A011 e A012. Il sistema ha assegnato allo stesso docente l’incarico anche per la seconda preferenza.
Ci sono professori a cui magicamente è stata vaticinata la condizione di rinunciatari e altri a cui è sato chiesto il miracolo divino di essere in due posti contemporaneamente. Ah la potenza della cultura!
Il secondo vizio di forma della circolare del 10 settembre è nell’incongruenza tra la rinomina del file excel e quanto richiesto nel foglio stesso. Vediamo di cosa si tratta.
Nella circolare si legge: “Ogni singola domanda, come da modelli excel allegati, […], dovrà essere, salvata con nome “codice fiscale – classe di concorso – fascia – cognome nome”. Nel foglio excel è chiesto: “[…]salvi il file rinominandolo con “cognome e nome_CLC” (senza modificare il formato excel) e inviarlo in risposta all’indirizzo email da cui lo ha ricevuto“
Un’altra incongruenza si evince proprio in quest’ultima frase “inviarlo in risposta all’indirizzo email da cui lo ha ricevuto”; magari se tutte le convocazioni fossero avvenute tramite mail agli indirizzi che ogni docente ha indicato nell’iscrizione in GPS, la comunicazione efficace ed assertiva, quella che non lascia spazio all’interpretazione, quella che in Italia dovrebbe essere auspicata nel linguaggio burocratico, avrebbe generato assegnazioni oneste, veritiere, attente al merito.
A Verona – afferma l’insegnante – sul sito AT c’è stata una rettifica immediata per lo stesso problema di Pec non ricevute da Peo. A Napoli, invece, non abbiamo avuto risposta.
Non si deve tollerare che a decidere l’assegnazione di un incarico pubblico sia un sistema telematico sperimentato per la prima volta quest’anno di per sé difficile.”
Conclude il docente Antimo Verde.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO: “SALVINI VIOLA IL SILENZIO ELETTORALE, MA ORMAI NON FA PIÙ NOTIZIA”
Resta sempre aggiornato per non perderti tutte le notizie: Cronaca, Politica, Eventi, Attualità, Spettacolo, Sport, SSC NAPOLI, Cultura.
Seguici su Facebook: clicca qui
Lascia un commento