24 Gennaio 2018

Giornata della Memoria: dopo 80 anni, Napoli risponde così

memoria

Per l’ottantesimo anniversario dalla promulgazione delle leggi razziali, il Comune di Napoli ha ideato un programma ricco per la Giornata della Memoria, per non dimenticare la tragedia che fu

1938 – 2018: a esattamente 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziste in Italia il ricordo della tragedia dei campi di concentramento continua a essere vivo. Come ogni anno il 27 gennaio, Giornata della Memoria, sarà l’occasione per ricordare quanto accaduto e per tenere aperti gli occhi su un simile dramma.

E’ per questo che il Comune di Napoli ha organizzato una serie di eventi da oggi fino al 27, con un programma ricco e aperto a tutti denominato «I giorni della memoria». Un segno forte per rimarcare la lontananza della città partenopea da ogni forma di razzismo e discriminazione.

Varie le associazioni che vi parteciperanno. La Comunità Ebraica, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Arcigay, Arcilesbica, Arci Movie, Fondazione Valenzi, Istituto Campano per la Storia della Resistenza e l’Associazione Chi rom…e Chi no, tutti enti che svolgono l’importante ruolo della tutela dei diritti.

Gli eventi coinvolgeranno soprattutto gli studenti delle scuole, come sottolinea l’assessore alla scuola Annamaria Palmieri: «Le scuole napoletane hanno sempre partecipato molto a queste iniziative. È importante che la scuola, presidio di cultura si renda promotrice della memoria e allo stesso tempo i nostri ragazzi ci mandano segnali di cultura della pace che a volte è addirittura di qualità superiore di quella che noi adulti riusciamo ad esprimere».

La programmazione in onore della “Giornata della Memoria”

Il programma integrale dell’iniziativa è consultabile sul sito del Comune. Tra gli eventi più interessanti sicuramente quello del 26 gennaio nella Marittima, dove avrà il via una nuova edizione del progetto «Memoriae».

Sarà l’occasione per una lettura inedita e toccante a cura di Gigi Savoia. Una testimonianza relativa all’incendio dell’Università Federico II di Napoli, avvenuta il 12 settembre del 1943, ad opera dei soldati tedeschi e dell’uccisione di un marinaio. Un testo ritrovato in una libreria privata e contenente il racconto di Mariano Petino, all’epoca custode dell’Università di Napoli, che fu testimone di quel drammatico episodio. Una vicenda dolorosa e significativa per la nostra città, che diede l’avvio alle 4 giornate di Napoli.

Tra le iniziative in programma probabilmente quella più toccante si svolgerà venerdì 26 alle 9.00 quando il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, deporrà una corona d’alloro in ricordo di Luciana Pacifici, la bambina napoletana di otto mesi deportata ad Auschwitz insieme alla sua famiglia perché ebrea che morì di stenti durante l’estenuante viaggio verso i campi di concentramento.

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