“Garibaldi era juventino”, la statua del condottiero si sveglia così

La statua di Garibaldi stamattina nell’omonima piazza, si è svegliata vestita di bianco-nero. Sopra il petto del condottiero è stata infatti posta una maglia con su scritto “Garibaldi era juventino”

Che tra tifoni napoletani e juventini non scorra il buon sangue è risaputo, ma il gesto anonimo di stamattina non è tipico della solita faida. A Piazza Garibaldi la statua del condottiero si è “svegliata” vestita in modo particolare. Una maglia bianco-nera capeggia sul petto del generale e reca la scritta: “Garibaldi era juventino”.

La foto è stata pubblicata da diversi giornalisti e speaker tra cui Ciro Pellegrino e Gianni Simioli. I commenti non si sono fatti attendere. C’è chi tra le righe dice che il gesto ha poco senso: “Peccato che Garibaldi sia morto del 1882 e la Juventus è stata fondata nel 1897. Poi non ci lamentiamo se ci prendono per il c**o ovunque”.

Ma il paragone è tutto storico. Il condottiero è famoso per la spedizione dei Mille che portò all’annessione del Regno delle Due Sicilie e quindi al nascente Regno d’Italia. Per Mazzini, Garibaldi diventò un traditore dopo la cessione delle sue conquiste al re Vittorio Emanuele II di Savoia, prima Re di Sardegna (zona che comprendeva oltre alla Sardegna anche la Liguria, la Valle d’Aosta e soprattutto il Piemonte) e poi primo Re d’Italia.

L’analogia storica sarebbe quindi il paragone tra la Juventus “ladra” e Garibaldi ladro di Regni. Ad alcuni questo non è sfuggito: “Statua di Partenope o di chi ci ha rappresentati degnamente! Non questo losco individuo a ricordarci che siamo colonia italiana” o ancora: “Il personaggio Garibaldi e il mondo Juve hanno molte attinenze… è arrivato il momento di intitolare quella piazza a un’eccellenza napoletana”.

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