Formula 1: Verstappen, il martello che abbatte il sogno Ferrari a Monza
Formula 1 - Max Verstappen vince ancora, polemiche sulla gestione della safety car ma la gara di Leclerc era già persa con i pitstop
Formula 1: Nel gran premio d’Italia vince Max Verstappen partendo 7°, dopo tanta confusione nella serata di sabato per l’assegnazione delle posizioni in griglia con le penalità. Secondo termina Leclerc con una monoposto che torna finalmente competitiva anche sul passo gara. Completa il podio la Mercedes di Russell che riesce a precedere Sainz ed Hamilton che ravvivano la giornata con una bella rimonta dal fondo griglia.
Alla Partenza Leclerc dalla pole position contiene un Russel aggressivo mentre Verstappen inizia una serie di sorpassi che lo porteranno al termine del primo giro già in terza posizione. Nelle retrovie Sainz ed Hamilton mostrano la differenza fra le prime 3 auto del lotto e quelle di centro classifica, passando gli avversari con facilità disarmante. Soprattutto la Ferrari sembra aver osato qui a Monza con un’ala posteriore estrema ed incrementando la potenza del motore termico.
FORMULA 1: Il colpo di scena. La rimonta di Sainz, con un bel duello contro Perez, viene facilitata dal ritmo di Ricciardo (4°) su Mclaren che compatta un trenino di macchine alle sue spalle. L’australiano gira lentamente ma con un’altissima velocità di punta che fa impazzire Gasly (5°) su Alpha Tauri alle sue spalle. Intanto Perez su un’auto molto diversa da quella di Verstappen rimane attardato nel traffico dietro.
Verstappen, passato un Russel arrendevole, inizia a mettersi a caccia di Leclerc che tenta di resistere al ritmo leggermente superiore dell’Olandese. Al giro 17 si ritira Vettel su Aston Martin e scatta una virtual safety car: la Ferrari qui ancora non lucida nelle strategie, entra nel panico e ferma Leclerc per passare a gomme medie (gomme che ben stanno figurando su Sainz). Il monegasco sarà l’unica monoposto di testa a cambiare gomme e questo peserà sulla strategia di gara. Avrà infatti una sosta in più dei colleghi da fare senza il passo sufficiente per recuperare. Verstappen liberato così al comando del gran premio, inizia a spingere forte perdendo pochissimo da un Leclerc con gomme fresche finito in 3° posizione.
La Red Bull e la Mercedes dimostrano ancora una volta un ottimo bilanciamento degradando poco le gomme. Questa situazione si spiega nuovamente con un livello di carico aerodinamico superiore alla concorrenza. Inizia il valzer dei pitstop: 24° giro Russel monta gomme dure per azzardare una strategia diversa dai rivali, 26° giro Verstappen passa a gomme medie ed al 32° passaggio è il momento di Sainz che passa alle gomme morbide per attaccare Russell.
Leclerc rientra nuovamente al giro 31 per montare le gomme morbide e così le Ferrari si ritrovano ad inseguire senza successo i loro concorrenti per il 1° e 3° posto.
FORMULA 1 – Nel finale Ricciardo ferma la macchina per ritirarsi in un punto senza vie di fuga, causando una safety car che potrebbe rimescolare tutto. I primi rientrano per montare gomme morbide ma la direzione di gara ha altri programmi in serbo per noi spettatori. La gravità della posizione di Ricciardo in pista è subito chiara a tutti ma colpevolmente i responsabili attendono, sbagliando poi a mandare in pista a pascolare la safety car senza rallentare le macchine. Risultato, la gara termina sotto regime di neutralizzazione, quando sarebbe bastata una bandiera rossa per permettere agli oltre 100.000 tifosi paganti stipati lungo il circuito di vedere qualche giro finale di battaglia ravvicinata fra i loro eroi.
In classifica generale Verstappen oramai inizia a fare i conti per portarsi a casa il suo secondo titolo mondiale. Già a Singapore con un ritiro di Leclerc potrebbe aggiudicarsi la corona, uguagliando Alonso, Hakkinen e Fittipaldi. Russell consolida il 4° posto contro Sainz, colpo di Norris (finito 7°) Mclaren che allunga nuovamente sulle due Alpine che non prendono punti a Monza.
Articolo a cura di Andrea Masi
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