9 Maggio 2020

Fase 2, assembramenti al centro direzionale e la situazione in vesuviana

foto inviata da un cittadino

fase 2 assembramenti al centro direzionale

Fase 2, vediamo com’è la situazione al Centro Direzionale di Napoli e nei convogli della Circumvesuviana della EAV

NAPOLI – La fase 2 è iniziata lunedì scorso. Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha deciso, in accordo al decreto di Conte, di allentare le misure restrittive di contenimento per il COVID-19.

Frequenti sono state le immagini di una Napoli affollata ma abbastanza cauta. Non mancano, purtroppo, gruppi di adolescenti – e non solo – incoscienti che creano assembramenti.

Questa è solo una delle tante foto che ci sono state segnalate dai cittadini, che mostrano gruppi di giovani, senza mascherine e molto vicini tra loro. Ci troviamo al Centro Direzionale di Napoli, dove ogni giorno centinaia di lavoratori raggiungono le sedi delle loro aziende.

A pochi passi dal Carcere di Poggioreale di Napoli, non ci sono pattuglie o posti di blocco, permettendo così alle persone di assembrarsi senza essere sanzionati. Il motivo probabilmente deriva dalla sostanziosa richiesta di pattuglie ai confini della regione, nelle stazioni, nell’aeroporto e ai caselli autostradali.

Dalle foto pervenute, è possibile notare che molte persone non avevano le mascherine. Per motivi di privacy non mostreremo i volti in cui si evince questa informazione. Ricordiamo che è ancora vietato creare assembramenti e da decreto l’utilizzo delle mascherine è obbligatorio.

La situazione nella Circumvesuviana

Da quanto invece si evince dalle segnalazioni dei cittadini, pare che momentaneamente la situazione nei treni della Circumvesuviana sia abbastanza stabile. Non sono mancati casi di risse, ma il personale della EAV cerca di attrezzarsi quanto può.

Sia nei treni che sulla banchina sono presenti degli adesivi segnaletici per le posizioni dei cittadini. Si cerca di occupare posti alternati per permettere il distanziamento di un metro. Ci si affida al buon senso dei cittadini che viaggiano – quasi tutti – con guanti e mascherine. Pochi controlli, però, e soliti ritardi accompagnano i viaggi dei pendolari.

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