1 Ottobre 2015

Documentari al PAN, terza giornata del Napoli Film Festival

documentari

Mercoledì 30 dalle ore 17 sono stati visionati nella sala interna del PAN (palazzo delle arti di Napoli) la terza sezione di documentari in concorso al Napoli Film Festival

[ads1]

Napoli , 30 settembre;

ci troviamo al PAN, come ormai di consuetudine alle ore 17 inizia la visione dei documentati selezionati dalla direzione del Napoli film festival, in questa terza giornata si sono susseguiti (in ordine di proiezione) “668- da Napoli a Piedimonte Matese ” di Caterina Biasiucci, “Costellazioni” di Luigi Cuomo, “Normale #lavita” e “primitivamente” di Giuseppe Alessio Nuzzo.

“668- da Napoli a Piedimonte Matese” è un documentario scritto, diretto e montato dalla giovanissima e timidissima Caterina Biasiucci.

documentari

Documentari al PAN, terza giornata del Napoli Film Festival

Il treno è raccontato dall’interno, è una storia di vite, un susseguirsi di volti, sguardi, occhi di passeggeri di un treno reale. Il treno, Visto dall’esterno, tramite le riprese di un modellino che lo riproduce, acquisisce una dimensione quasi onirica  o meglio resa “fantastica” dall’occhio profondo e silenzioso della telecamera di Caterina. “668” è il racconto di un percorso di viaggio molto caro alla regista reso ancora più intenso dall’assenza di audio in alcune scene

documentari “Il silenzio a teatro fa paura, i volti in camera erano forti di per se, comunicavano senza bisogno di audio”  

Il documentario risulta così un racconto di vita, un racconto introspettivo, forte e personale, un racconto di un “treno dal volto umano” .

“Costellazioni” è il saggio di diploma al “centro sperimentale di cinematografia” dell’Aquila di Luigi Cuomo, egli decide di raccontare i retroscena di vite apparentemente meravigliose, fantastiche e ideali, la vita dei circensi.

documentari Renè Rodogell, Denny Montico e Yvette De Rocchi sono i tre protagonisti, le loro storie si intrecciano e si illuminano proprio come costellazioni. Nel documentario vengono messe in evidenza le dinamiche familiari e sociali all’interno del mondo circense. Luigi con la sua telecamera ha convissuto con loro irrompendo nella loro quotidianità, svelandone l’intimità , vivendo ,se pur per poco, la loro vita. È questa la forza del documentarista, poter vivere la vita degli altri, essere un’ombra, un occhio silenzioso.

documentari “Portare la normalità laddove c’è anormalità”  

Così dice la mamma di Federica Paganelli, protagonista del documentario “Normale #lavita” di Giuseppe Alessio Nuzzo. Federica è una ragazza di vent’anni, esce, lavora, fa volontariato, vive una vita normale, sono le dinamiche però a renderla anormale, speciale. Federica infatti è affetta da una rarissima patologia, la SMA (Atrofia muscolare spinale o morbo di Werdnig-Hoffmann) lei, però VIVE, è l’unica ragazza al mondo ad aver raggiunto i vent’anni di età.

documentari Il documentario di G. A. Nuzzo riesce così ad essere un inno alla vita, un inno al coraggio non solo di Federica ma anche della famiglia Paganelli che grazie all’assistenza domiciliare sono riusciti a reggere il confronto con il quotidiano.

“Sono stato il mezzo fisico per raccontare una storia che ha dell’incredibile” (G.A. Nuzzo)

documentari “Distratto, senza leggere giurnale,
senza rilorge, calannarie: niente.
Comme a ll’antiche, primitivamente.
Senza sta civiltà. Vita animale.

Cient’anne aggi”a campa’ ‘mmiez’a sta terra:
quanno voglio fa’ ‘a vita, vaco ‘Acerra!”

Così recita la poesia “Primitivamente” di Raffaele Viviani recitata magistralmente dal pluripremiato attore genovese Giancarlo Giannini.

documentari “Primitivamente” è un documentario di G. A. Nuzzo che viaggia, rievocato dalla poesia di Viviani, nel passato e nel presente di Acerra, tramite figure simboliche come Pulcinella o personaggi importanti per il territorio come Padre Maurizio Patriciello e Enzo Avitabile che raccontano vari aspetti di questa terra così discussa e discriminata.

Acerra infatti, all’interno del documentario viene raccontata per quella che è, viene raccontata l’altra terra dei fuochi, si cammina alla riscoperta di una cittadina ricca di storia, non solo camorra e inquinamento, ma anche prodotti di eccellenza, folklore e  sorgenti di acque curative.

[ads2]