Detenuto si da’ fuoco: era vittima dei pestaggi in carcere
DETENUTO SI DA’ FUOCO. E’ accaduto a Pescara, dove Fakhri Marouane, marocchino, si é dato fuoco riportando ustioni sul 70% del corpo. Attualmente é ricoverato in condizioni gravi al Policlinico di Bari.
E’ emerso che lui era tra le vittime dei pestaggi in carcere e dai video, addirittura, si evince, secondo quanto riporta Casertace, che era uno dei più attenzionati.
Fu infatti, obbligato a muoversi sulle ginocchia per raggiungere il suo posto. Fu poi colpito con il manganello in testa, e poi riportato nella sua cella mentre gli agenti continuavano a pestarlo.
Marouane, difeso da Lucio Marziale, si sarebbe costituito parte civile.
DETENUTO SI DA’ FUOCO: ERA VITTIMA DEI PESTAGGI DEL 6 APRILE
Tutto accadde il 6 aprile 2020, quando circa 300 poliziotti diedero via al pestaggio di circa 200 detenuti, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il loro scopo era quello di punirli per aver protestato nel periodo del Covid.
Due agenti, protagonisti del pestaggio, avrebbero poi chiesto il rito abbreviato e hanno avuto sei anni di reclusione uno, e tre anni e otto mesi un altro, mentre per tutti gli altri agenti c’é da aspettare il processo.
Leggi anche: Droga e cellulari carcere di Salerno: 56 indagati
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO