Denise Pipitone, perchè questo ‘astio’ contro la Angioni?

L’ex Pm del caso Denise Pipitone Maria Angioni a processo per falsa testimonianza. Ma perchè ce l’hanno con lei?

DENISE PIPITONE – Continuano i misteri intorno al caso che riguarda la piccola scomparsa da Mazara del Vallo nel 2001. Piera Maggio, la madre della bambina, lotta ogni giorno per avere giustizia e per ritrovare sua figlia.

In questi ultimi mesi sono stati ascoltati i diversi indiziati nella vicenda: è stata interrogata, nuovamente, l’ex magistrato Maria Angioni che, in primo luogo, non è stata creduta dalla magistratura e imputata di false dichiarazioni.

Un astio però contro la Angioni, ex Pm del caso Pipitone, che in molti fanno fatica a spiegarsi. Ha scritto di lei anche la collega de ‘Il fatto’ Morena Zapparoli che, sul proprio profilo facebook, aggiorna i lettori così:

“GRAZIE PER LE VOSTRE NUMEROSISSIME CONDIVISIONI E COMMENTI, NOI TUTTI VOGLIAMO #veritaperdenise Una domanda sorge spontanea: perché per la Procura è stata un’operazione così facile e veloce il rinvio a giudizio della dottoressa Maria Angioni causato da ricordi imprecisi e non si può procedere con altrettanta solerzia nei confronti di numerosi testimoni e sospettati che nel corso degli anni hanno fornito notizie false, hanno dichiarato di trovarsi in luoghi diversi da quelli in cui effettivamente erano, hanno volutamente evitato perquisizioni di abitazioni fondamentali nelle prime ore successive alla scomparsa di Denise, hanno intrattenuto, da esponenti di rilievo delle forze dell’ordine, relazioni intime con persone fortemente indiziate?”.

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