Demme, storia al vetriolo contro un compagno, poi si scusa. E quelle dita puntate contro…
Demme, storia Instagram al vetriolo contro un compagno (Anguissa) per l’infortunio in allenamento. Poi le scuse. La delusione di un calciatore che voleva Napoli
Demme infortunato in allenamento. Demme, oltre un mese di stop. Demme, il calciatore che ha sognato e voluto fortemente il Napoli, quando al Napoli serviva come il pane.
Poi, il buio. L’infortunio dello scorso anno nel pre-season dimarese, poi la sostanziale uscita dal giro dei titolari. Spalletti che non lo “vede”, Diego che perde titolarità, minuti. Demme che vede sfumare il sogno di una vita.
Nuova stagione, nuovo infortunio. Sempre in allenamento. Duro scontro con Anguissa, oltre un mese di stop per lui.
La rabbia, la delusione, l’amarezza per un addio sempre più vicino, probabilmente rimandato dall’infortunio stesso.
E così, la storia Instagram di ieri sera:
Grazie per i messaggi. Sono sempre positivo, però al momento è difficile perché il mio infortunio è successo perché qualcuno non sapeva gestire se stesso. Il passato non si può cambiare, però il futuro Sì. Stay positive.
Questioni di campo, che in campo devono rimanere.
Equilibri di spogliatoio, che in spogliatoio dovrebbero essere affrontati e risolti.
Demme decide imprudentemente di affidare a Instagram il suo sfogo, in un momento di poca lucidità, di rabbia. E’ umano anche lui, è un ragazzo che ha sognato Napoli, che porta il nome di Maradona in onore di Maradona. Un calciatore che aveva visto avverarsi il sogno di una vita, quando ha vestito la casacca azzurra.
Un calciatore che ha aiutato il Napoli in un momento in cui a centrocampo si soffriva.
Centinaia di commenti al vetriolo di parte deli tifosi, con annesse inconcepibili offese all’uomo e al calciatore.
Ché a Napoli non si perdona niente, chiedere ad Insigne per maggiori informazioni.
Ché a Napoli c’è questa atavica facilità nel puntare il dito, mettendo alla berlina chi, due minuti prima, trionfava nei cuori azzurri.
Demme chiede scusa, capisce di aver preso uno scivolone comunicativo pazzesco:
Era sbagliato il mio modo di mettere qualcosa così online. Abbiamo parlato di tutto. Siamo uniti, la cosa più importante è sempre tutta la squadra. Oggi la prima partita a casa. Forza Napoli sempre.
“Tre volte nella polvere, tre volte sull’altar”, paradigma della vita di ognuno di noi. Anche di un calciatore che, come essere umano, sbaglia e chiede scusa.
In tanti, troppi, però, conservano quel livore che non perdona.
Demme chiede scusa, la piazza è chiamata a smorzare i toni, che troppo spesso alza al di là di ogni logica.
Oggi la prima al Maradona. Che le cose di campo restino in campo, che il pallone sia l’unico a parlare, l’unica cosa di cui parlare.
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