18 Maggio 2020

Coronavirus oggi l’Italia riparte ma il resto del mondo?

coronavirus

Oggi l’Italia riparte dopo l’ondata di coronavirus ma come sta andando nel resto del mondo? Russia Stati Uniti e Brasile?

In Italia il peggio sembra passato. I casi di coronavirus sono in netto calo e da oggi il paese riparte ufficialmente con le dovute precauzioni sanitarie.

Tutto questo nella speranza che naturalmente tra due settimane il numero dei contagi non torni a salire.

Ma come sta andando nel resto del mondo?

Ebbene, sappiamo che per un mese l’Italia è stata l’epicentro del covid in Europa, il paese con più casi e decessi del vecchio continente ma le misure restrittive alla lunga hanno dimostrato come la chiusura totale sia stata la strategia migliore.

Come lo possiamo capire?

Semplicemente perché tutti i paesi che hanno adottato misure più blande, si trovano oggi ancora nel pieno dell’epidemia.

Sia chiaro, stiamo parlando di numeri “ufficiali” e che dunque potrebbero essere (anzi i casi delle case di riposo in Italia, Germania e Stati Uniti lo confermano) ben superiori a quelli dichiarati.

Ma entrando nello specifico, i paesi che attualmente stanno affrontando il coronavirus nella sua massima espressione, sono Stati Uniti e Russia.

Stati Uniti

Con 1.527.664 casi totali di coronavirus e 90.978 decessi, gli USA sono il paese con il più alto tasso di positivi e decessi del mondo.

Possiamo però dedurre che sia perché la densità abitativa e il numero di abitanti è decisamente superiore ma se osserviamo i dati del numero dei casi rispetto al numero della popolazione, ci accorgiamo che con 4.619 casi per ogni milione di abitanti, il paese a stelle e strisce si piazza al secondo posto come numero di infetti dietro la Spagna (di cui vi parleremo più avanti).

Dunque una situazione non proprio delle migliori.

Ad aggravare la situazione, c’è anche la totale confusione del governo Trump in merito alla crisi del covid.

Il presidente americano ha adottato misure decisamente “poco restrittive” e lasciando libero arbitrio ai governatori dei paesi di fatto lavandosene le mani.

Non solo: nonostante la galoppata inesorabile del coronavirus in America, alcuni paesi hanno riaperto temendo il crollo economico mentre altri che hanno optato per misure più rigide, si stanno trovando a dover combattere con imprenditori e industriali che infrangono le leggi, continuando a lavorare.

Un esempio è il caso dell’Illinois dove il governatore JB Pritzker, ha dovuto emanare un provvedimento speciale (di classe A) che stabilisce una pena fino a un anno di reclusione e una multa di 2.500 dollari per qualunque proprietario di attività che svolga il lavoro nonostante le restrizioni.

I numeri in Russia

La Russia è il secondo paese per numeri assoluti che sta affrontando la piaga del covid.

Qui la differenza l’ha fatta la scarsa informazione verso l’estero.

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Il presidente Putin è stato il primo presidente in Europa ad adottare misure di contenimento che bloccassero l’ingresso e l’uscita di tutti i cittadini russi e non.

Questo soprattutto perché la maggior parte dei confini del paese rosso sono condivisi con la Cina.

Sono 281.752 i casi ad oggi e 2.631 i decessi totali.

Vi abbiamo parlato di dati ufficiali ma non reali precedentemente perché in Russia già da un mese è scoppiata una polemica in merito agli ospedali poco attrezzati e a denunce di numero di infetti da coronavirus, molto inferiori ai dati forniti dal governo.

E mentre la propaganda rossa avanzava in Europa, dimostrando una “strana” efficacia del governo di Putin, il castello di carta pian piano crollava con le settimane a venire.

Ospedali misteriosamente costruiti alle porte di Mosca.

Medici e infermieri che denunciavano il totale abbandono dei pazienti.

Quando gli infetti hanno poi raggiunto un numero impossibile da contenere anche alla stampa, il governo ha effettivamente cominciato a fornire i dati reali.

Risultato?

Con una media di 10mila nuovi positivi al giorno, la Russia è diventata in 2 settimane, il secondo paese per numero di infetti in tutto il mondo.

Spagna, Inghilterra e Brasile

L’Italia che in questa macabra classifica si trova attualmente al sesto posto, ha davanti altri tre paesi: Spagna Inghilterra e Brasile.

Tra queste la situazione peggiore la sta vivendo il paese carioca.

Mentre in Spagna e in Inghilterra la curva pare essersi appiattita (e ricordiamo cosa implica nei primi giorni l’appiattimento della curva), in Brasile Bolsonaro ha letteralmente abbandonato la scialuppa e iniziato una campagna di negazione che sta decimando la popolazione brasiliana.

Cosa sta succedendo?

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Nel caos più totale il Brasile si trova con un boom di casi (anche qui una media di 10mila infetti al giorno) che non lascia presagire nulla di buono.

Le condizioni di vita di milioni di brasiliani che vivono in uno stato di povertà grave e in favelas con una densità abitativa davvero fuori da ogni logica, ne aggraverà a breve la situazione.

L’esercito del governo ha abbandonato il Presidente accusandolo di non essere democratico.

Due ministri della salute in successione, Luiz Henrique Mandetta e Nelson Teich si dimettono in totale disaccordo con la linea negazionista di Bolsonaro.

Nel frattempo il presidente continua a negare i numeri lasciando allo sbaraglio il personale sanitario ormai allo stremo delle forze.

A peggiorare la situazione come se non fosse già tragica, le dichiarazioni del presidente brasiliano a margine delle accuse da chi lo vorrebbe in prima linea per la lotta al covid:

È una nevrosi. Il 70% della popolazione prenderà il virus. Non c’è niente che io possa fare. È pazzesco”.

Per ulteriori informazioni sui numeri clicca qui

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Tutte le immagini pubblicate in questo articolo provengono da pixabay.com

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