1 Dicembre 2020

Coronavirus Campania, i numeri del contagio di un Novembre da record

Immagine di repertorio

coronavirus campania

Coronavirus Campania, a novembre i dati più alti da inizio pandemia. Tutti i numeri del contagio del mese appena conclusosi

Coronavirus Campania – L’epidemia da covid-19 sta frenando la sua terribile corsa oramai da un paio di settimane, non solo in Italia ma in diversi Paesi europei.

E, mentre i governi provano a metter giù delle bozze per le riaperture graduali delle attività chiuse dai lockdown dolci di questa seconda ondata, gli esperti sono costretti a fare i conti con i numeri tremendi della pandemia.

Per la Campania, in particolare, il mese che si è appena chiuso è stato terribile: il coronavirus ha fatto registrare numeri sconcertanti, superiori a tutti i dati fatti registrare da inizio pandemia.

Coronavirus Campania, i numeri di Novembre

Impressionanti, dicevamo, i numeri fatti registrare dal contagio da coronavirus nella regione governata da Vincenzo De Luca, che già ad ottobre aveva auspicato un lockdown generalizzato per contenere una curva in costante e preoccupante ascesa.

I decessi per coronavirus sono stati, a Novembre, ben 1045, un numero superiore rispetto ai decessi contati da marzo ad ottobre, che ammontavano alla cifra di 676.

I nuovi casi di positività rilevati sono stati 96.832 a fronte di 614.781 tamponi effettuati.

A Novembre, la Campania è diventata la seconda regione per numero di casi attivi, dietro alla Lombardia, e la terza per quanto riguarda i casi totali, dietro a Lombardia e Piemonte.

Record inimmaginabili soltanto fino ad ottobre, quando la Campania sembrava aver retto bene alla prima ondata.

In estate la Regione di De Luca si era distinta per un numero irrisorio di nuovi casi di coronavirus, al punto che si è parlato per settimane di regione finalmente libera dal covid.

Il Presidente, Vincenzo De Luca, aveva però avvertito la popolazione, fin dai mesi estivi: troppo rilassamento, troppo poco rispetto delle regole, troppe poche regole imposte dal governo centrale erano un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Il covid non era stato sconfitto, avremmo dovuto imparare a conviverci per qualche mese ancora, prima dell’arrivo del vaccino.

Eppure, nonostante l’allerta sempre vigile e forse anche a causa dell’allargamento delle briglie in estate, il coronavirus ad ottobre è tornato in Campania con una forza ed un vigore che la nostra Regione non aveva conosciuto in precedenza.

Da segnalare che le ultime due settimane hanno segnato un andamento in netto e progressivo calo dei numeri del contagio.

Il picco della seconda ondata pare superato, ma c’è chi già richiama l’attenzione sulla possibile terza ondata, che potrebbe esserci nel gennaio dell’anno che sta per cominciare.

Massima attenzione, dunque, per evitare il ripetersi degli errori già visti in autunno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.