6 Marzo 2020

Coronavirus: arrivano in Italia i caschi che salvano i pazienti

casco coronavirus

Aiutare la gestione degli ospedali tramite l’utilizzo misure alternative: in Lombardia arrivano i caschi a ossigeno per i pazienti contagiati dal Coronavirus

Il coronavirus tiene in scacco l’Italia intera e le difficoltà per gli ospedali sono ormai oggettive: scarseggiano i posti letto in terapia intensiva e il sistema ospedaliero potrebbe andare in crisi.

In Lombardia, che risulta essere la regione più colpita dal Coronavirus, si interverrà in modo alternativo, per rendere meno caotica la gestione dei ricoveri. Si utilizzeranno dei caschi respiratori. Questa misura verrà adottata dai pazienti contagiati, ma che non hanno bisogno di terapia intensiva, quindi meno gravi.

Sarà l’azienda italiana Harol, con sede a San Donato a Milano, a produrre i suddetti caschi: delle vere e proprie maschere a ossigeno; il costo sarà relativamente basso, circa mille euro.

I pazienti che indosseranno tali caschi potranno restare in reparto, senza che la loro presenza risulti pericolosa e possano essere fonte di contagio. La Lombardia, che inizierà ad utilizzare i caschi, sfrutterà i 40 mln stanziati dalla Regione.

Per i pazienti in condizioni più gravi saranno invece adottate le misure standard e saranno intubati come prevede la prassi.

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