6 Settembre 2015

Contratti fantasma: il volto brutto della pallavolo

Il volley e la miriade di contratti fantasma: il ‘rovescio’ brutto di una splendida medaglia. Chi tutela gli atleti? Lionetti racconta la sua iniziativa

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Settembre 2015 : ha inizio una nuova stagione agonistica. Gran parte dei team campani ha già ovviato alle operazioni di rinforzo della rosa nelle settimane immediatamente successive alle battute finali dei campionati di categoria, altri (in numero minore) tentano i cosiddetti “colpi last minute”, nella speranza di fiutare un affare low cost, che consenta loro di ingaggiare atleti svincolati, anche di un certo livello.

“Legittimo”, si potrebbe pensare. Tutt’altro: la preziosa testimonianza di numerosi atleti mostra infatti una realtà differente, contraddittoria e, per certi aspetti, raccapricciante. Sono infatti in crescita le società che pur di rinforzarsi, stipulano annualmente contratti che difficilmente riusciranno a rispettare, arrecando ingenti danni economici a tutti quegli atleti che, per loro sfortuna, hanno scelto di riporre fiducia in una ingannevole stretta di mano. E la parola d’onore? Quelli sono altri tempi. Nei casi meno gravi, i primi stipendi sono anche arrivati, per poi dileguarsi nei mesi successivi senza una vera e propria ragione di fondo: -al momento c’è indisponibilità economica. Saldiamo tra qualche settimana!- questa la finta promessa che gran parte degli atleti in questione ha ascoltato a stagione in corso, quando ormai svincolarsi sarebbe stata pura utopia. Eppure le settimane sono passate, e con esse i mesi ed anche gli anni, ma di quei saldi non v’è traccia.

Lecito chiedersi se vi sia un mezzo per contrastare questo aspetto deplorevole di uno sport tutto sommato cristallino quale può dirsi la pallavolo. La risposta è affermativa: una soluzione concreta effettivamente esiste, si chiama www.misonorottolostipendio.it e porta la firma di Marco Lionetti, al quale oggi abbiamo chiesto di illustrarci meglio la sua iniziativa:

-“Io ho iniziato 3 anni fa per gioco, ho creato un gruppo su Facebook, ma credo che il fenomeno in fondo ci sia sempre stato. Chiaramente con la crisi ed i conti correnti più controllati, negli ultimi anni è diventato purtroppo globale il sistema del mancato pagamento… poi ho creato il sito ed una rete di avvocati italiani, i quali hanno accettato di fornire assistenza legale gratuita agli atleti, riducendo al minimo le parcelle.”

-“Può spiegarmi meglio cosa è accaduto a gran parte degli atleti che ha scelto di rivolgersi a Lei?”

-“Le spiego. Ci sono coloro che hanno stipulato contratti che tutti, o in parte, non sono stati pagati, chi invece si “è fidato” e non ha preso nulla e chi “sta nel mezzo”, vale a dire non ha un contratto, ma è stato pagato con assegni o bonifici tracciabili per un periodo e poi non è stato saldato. Colpevoli di questa situazione sono anche procuratori non onesti, giocatori e allenatori inadempienti verso i procuratori, società modello che hanno problemi con i loro dirigenti ed un’infinità schiera di casi particolari…”

– “Mi dica, adesso, vi è attualmente qualche caso in via di risoluzione o comunque è già riuscito a render giustizia a qualche atleta con la sua iniziativa?

 

-“Certo, oltre 40 risoluzioni ed oltre 20 cause in corso, con almeno altri 60 procedimenti che si stanno evolvendo… il problema è che per ogni caso trattato ci sono altri 10 casi che vengono sepolti sotto la melma dell’omertà per paura di essere additati come quelli che si ribellano al sistema e che poi non trovano squadra.”

Un problema alquanto diffuso, quello dei contratti fantasma, che lascia parecchio perplessi circa il modus operandi di dirigenti e presidenti, dimentichi di principi etici e morali e di ogni forma di rispetto verso l’atleta. Mi sono rotto lo stipendio  a noi è sembrata una valida iniziativa, uno spiraglio di luce che potrebbe costituire una valida soluzione, ed è per questo che abbiamo scelto di raccontarvelo.

Annamaria Minichino.

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