23 Settembre 2015

Clan Mariano: il dossier e il racconto della cantante Sarnelli

La cantante partenopea Monica Sarnelli ha denunciato le intimidazioni ricevute da un noto clan che operava nel centro di Napoli

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Un dossier giudiziario di 1090 pagine sul clan Mariano e il racconto di Monica Sarnelli, la cantante italiana che racconta ai pm di Napoli una storia intricata fatta di intimidazioni ed aggressioni, per cui sono state chieste ai Carabinieri le misure cautelari.

Tutto ha inizio nel centro storico di Napoli, nel largo Giusso, nei pressi di Santa Chiara, dove la Sarnelli  è titolare di un paio di locali dati in affitto a commercianti, ma a questi locali ambiscono i fratelli Trongone, un clan attivo proprio nel centro storico partenopeo che con una serie di azioni intimidatorie cominciano un pressing al  commerciante perché abbandoni il locale in affitto.

Siamo nel 2011, e il commerciante di largo Giusso smette di pagare, a questo punto la Sarnelli chiede lo sfatto per morosità ma a sua volta  viene intimidita ed è a questo punto che la Sarnelli denuncia l’accaduto.

Il dossier affronta, inoltre, i legami di Marco Mariano con la politica locale.  Vengono fuori i nomi di Gennaro Carrino, eletto nella lista del Pd alle amministrative delle 2011 alla circoscrizione Chiaia — Posillipo — San Ferdinando con 277 ed il dottor Antonio Pio Orlando, medico cardiologo e dietologo, dirigente dell’Asl 1, candidato per la lista  «Forza del Sud» a sostegno di  Gianni Lettieri.

Nelle intercettazioni (Fonte: Corriere del Mezzogiorno) Mariano parla di una gara d’appalto milionaria: “Noi non ci possiamo perdere le cose, dobbiamo essere all’ altezza di potervi dire: qua facciamo noi. Però, siccome ci vogliamo presentare per primi, stiamo fornendo una società nuova di servizi. Voi l’appaltate, sub appalto… noi portiamo le condizioni, naturalmente. L’appaltatore è amico del dottor Orlando, subappalto a questi qua, che esce 100 posti di lavoro. Voi fate le cose vostre senza rompere le scatole, noi abbiamo la possibilità di sistemare le persone che vanno accomodate”.

Orlando non vagliò la soglia di voti necessari al conseguimento della rappresentanza politica.

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