Ciro è vivo, Marco D’Amore racconta la genesi del suo film
Ciro è vivo, così Marco D’Amore racconta la genesi del suo personaggio nella serie tv Gomorra e del suo debutto come regista sul grande schermo
“Ciro è vivo ed è immortale”, questa è la frase pronunciata dall’attore napoletano Marco D’Amore in una recente intervista dedicata a Ciro Di Marzio, personaggio della serie tv Gomorra.
Infatti, l’attore ha deciso di concedere una nuova intervista in vista dell’imminente uscita nelle sale del film “L’Immortale”.
Si tratta di uno spin-off della serie di Gomorra, raccontando le origini del noto criminale.
E’ la rivista Vanity Fair a intervistare D’Amore, il quale ha svelato alcuni retroscena del suo esordio come regista.
“Ho appena finito il mio primo film da regista per il cinema nonostante anche gli amici più cari non facessero altro che dirmi: “Chi te lo fa fare?”, “ti complicherai la vita”, “ma perché?. Credo che ognuno di noi debba fare i conti con la propria natura. Non mi sono mai sentito attore tout court, non ho mai sognato di interpretare quel ruolo o quel personaggio e credo che scrittura, produzione e regia mi restituiscano la possibilità di fare quel che mi appassiona di più: progettare una storia, raccontarla a qualcuno, mettermi a disposizione per parlare della nostra epoca alle persone della nostra epoca.“
L’obiettivo di Marco D’Amore è quello di creare “inedito crossover tra cinema e televisione, un ponte, un anello di congiunzione narrativo tra cinema e serie tv”.
D’altronde lo stesso film “L’Immortale” non è stato concepito “come un episodio a se stante” oppure “uno spin-off senz’anima, ma un film che ha una sua indipendenza”.
Il film è un vero e proprio racconto autobiografico, ambientato in una cupa Napoli post-sisma del 1980; “tra guerra del contrabbando e l’emergente narcotraffico“.
Inoltre, è proprio in questo ambiente che Ciro inizia la sua discesca nel mondo della criminalità organizzata.
L’uscita della pellicola nelle sale è prevista per il giorno 5 dicembre.
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