2 Gennaio 2021

Ciao 2020 Lo show russo di fine anno che meritavamo

Fonte foto: Video Youtube

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In Russia è andato in scena lo show di fine anno. Ciao 2020 è un inno agli anni 80 italiani con parodie e omaggi al belpaese. Credeteci, merita di essere visto…

Ciao 2020 è lo show principale di fine anno made in Russia, per intenderci, l’equivalente di quello trasmesso su Rai 1 la notte del 31 in Italia.

Uno show che è stato in grado di portare in studio personaggi del calibro di Giovanni Urganti, Julia Ziverti, (la cugina più a nord di Michelle Hunziker), Giorgio Criddi, Niletto Niletti con la partecipazione della grande Claudia Cocca, il duo mai tramontato di La Soldinetta e Vittorio Isaia.

E ancora il bellissimo Giovanni Dorni, Erti e Asti, Piccolo Grandi, Jony (che si legge Gionni), Crema de la soda (?), La Dora, Alessandro Palini, Gigi e si anche loro “Quattro Putane” (che poi sono tre).

Ornella Buzzi, Enrico Carlacci, Stasi Primo Classi e come non poteva mancare Dava…

No, non stiamo scherzando, questi personaggi esistono davvero e lo showman e presentatore Giovanni Urganti, Il Carlo Conti di San Pietroburgo, ci tiene anche a precisare che finalmente questo show di fine anno sarà guardato anche in Italia: Roma, Milano Napali, Genòva e Vinezia, Bolonia e… Como.

Sappiamo che i russi hanno un amore viscerale per l’Italia ma cosa più preoccupante è che sono dei veri e propri nostalgici, degli anni 80.

Umberto Tozzi, Mogol, Battisti, Guccini, Battiato ma in questo spettacolo c’è di tutto.

Sia chiaro, tralasciando la simpatia del programma e l’assurdità di alcuni personaggi, certe parole e canzoni, diamo merito a tutto il cast di aver condotto per intero un programma televisivo parlato (o almeno tentato) totalmente in italiano.

E credeteci quando vi diamo che dovreste guardarlo, quantomeno per farvi due risate.

Perché canzoni come “non sono nemico ma non sono amico, sono maniaco, io strozzo a te”, oppure il porno colossal di Alessandro Pallini che nessuno vedrà per ovvi motivi, e ancora “piango al tecno, non sei qui con me” per non parlare dell’intervista alle quattro putane (che poi sono tre perché una sta lavorando).

E tutte le allusioni sessuali sulla pasta. L’intervista più assurda di sempre.

Nonostante si tratti di una grossa scimmiottata agli anni 80 italiani, c’è da constatare anche la capacità del cast, di fare dell’autoironia su una cultura musicale e televisiva decisamente troppo improntata nell’imitazione di un altro paese.

Perché tutto sommato c’è anche della bravura dietro tutto quel trucco e quei vestiti(che diciamocelo, non è neanche tanto esagerato ricordando quell’epoca) e questo possiamo notarlo nel finale, quando i piccolo grandi riescono ad imitare con stile una canzone come mamma maria, Hit dei Ricchi e Poveri datata 1983, resa più “dance” e con un italiano perfetto.

Insomma, noi ve l’abbiamo detto, Ciao 2020 è uno spettacolo che dovrete vedere, perché è uno show che merita e forse, quello di cui abbiamo bisogno adesso.

 

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