Centro storico, tetti trasformati in poligono di tiro
Inquietante scoperta dei Carabinieri: i tetti del centro storico utilizzati come poligono di tiro dai baby boss
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Il centro storico ormai non ha più pace: dopo i reiterati episodi di violenza e scontri a fuoco con un omicidio di camorra a due passi dal polo universitario della FedericoII, ieri i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio poligono di tiro. Durante una perquisizione all’ interno del Borgo Sant’ Antonio Abate, nel Centro Storico, sul tetto del fabbricato, sono stati rinvenuti una pistola calibro 9, 51 munizioni per armi e 22 cartucce per fucile. I Carabinieri hanno immediatamente notato la presenza di fori di proiettile sulle paraboliche dei palazzi confinanti e all’ interno dei muri perimetrali degli stessi.
La perquisizione rientrava all’interno delle indagini in corso per l’ individuazione dei responsabili delle recenti sparatorie all’ interno del Quartiere Forcella che hanno portato alla morte del boss Emanuele Sibillo (20 anni) e al ferimento di altri tre coetanei. La scoperta effettuata in Borgo Sant’ Antonio, è a tutti gli effetti il luogo di addestramento delle nuove leve della camorra, giovanissimi killer pronti a tutti per l’ onore della famiglia. Baby boss dunque, giovani ragazzini che prendono il posto di padri e zii morti o richiusi nelle carceri, per portare avanti gli “interessi di famiglia” con la “vecchia maniera”: sangue e violenza. La camorra sta cambiando volto, generazione, sempre più giovani, troppo giovani che con pistole alla mano giocano a fare i boss.
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