1 Agosto 2017

A Casalnuovo non crolla la cultura

casalnuovo

A Casalnuovo di Napoli la cultura ha delle fondamenta solidissime. Una madre racconta la vittoria del premio letterario del figlio dislessico

[ads1]

NAPOLI, 1 AGOSTOCasalnuovo di Napoli è protagonista, spesso, di notizie non certamente positive che la riguardano. La piccola cittadina, non si capisce se più vittima o più carnefice di se stessa, è costretta, a malincuore, ad affrontare quotidianamente problemi che variano dalle interferenze all’interno dell’amministrazione comunale fino all’ordine pubblico. Solamente negli ultimi giorni, a Casalnuovo, ci sono state manifestazioni contro i roghi tossici e proteste per una voragine apertasi al centro di una strada nella frazione di Tavernanova. Il comune denominatore è l’indignazione dei cittadini, decisamente stufi di tante promesse e pochi fatti.

casalnuovoOgni medaglia però ha due facce e noi, oggi, siamo qui a raccontare del lato bello della provincia napoletana. Quando parliamo di Casalnuovo, è impossibile non fare riferimento ad uno degli eventi che sta segnando la storia, perlomeno quella culturale, del paese.

Già altre volte abbiamo scritto delle ‘gesta’ del Presidente Giovanni Nappi, ideatore del progetto letterario ‘Una città che scrive‘. In questa occasione però, alle parole e alle idee sono seguiti i fatti, veramente concreti. Le soddisfazioni hanno portato il fondatore dell’antologia ad evolverla in un vero e proprio premio letterario, non più solamente di matrice casalnuovese ma estesa a tutta l’Italia, con qualche traccia anche d’Europa.

L’evento di presentazione dell’antologia, coinciso con la premiazione di alcuni partecipanti, si è tenuto il 27 maggio presso il teatro del centro Pasolini, sito in Casalnuovo. Tra gli ospiti di lusso che hanno raccontato la serata, come l’attore Cossia e il maestro Giannini, sono spiccate, in assoluto, le storie di alcune persone e personalità presenti alla celebrazione.

casalnuovo

Foto da ‘Donna Moderna’

Michelangelo, lontano dal mondo ma vicino al cuore di tutti

Un elogio va soprattutto al piccolo Michelangelo Coletti che, grazie alla madre, ha partecipato al concorso e, nonostante tutto, con grande determinazione e con la forza del suo scritto, è riuscito ad accaparrarsi non solo la vittoria con il premio in pubblicazione nella raccolta ma anche il premio di ben 500 euro messo a disposizione dall’organizzazione.

Quella di Michelangelo può considerarsi una storia triste ma con un lieto fine.  Secondo quanto riportato in una lettera rilasciata a Donna Moderna dalla madre Gabriella, Michelangelo è un bambino dislessico, che ha trasformato il suo disagio in una sorta di paradiso, fatto di pensieri e di emozioni.

La signora Gabriella spiega che, già all’inizio delle scuole elementari, il figlio non ben si allineava a quelli che erano gli standard di apprendimento degli altri bambini. Michelangelo aveva difficoltà nella lettura e nella scrittura, conditi da deficit dell’attenzione, ansia e irrequietezza. Comportamenti, questi, che hanno portato il bambino a sentirsi poco apprezzato e a chiedersi se fosse uno stupido.

“Lui ogni sera piangeva e mi diceva “sono uno stupido” e io ogni sera gli dicevo “no, non lo sei, sei sensibile, intelligente, creativo” e lo accarezzavo e gli sorridevo cercando di infondergli tutta la fiducia che potevo. Poi andavo nella mia stanza e piangevo.”

casalnuovo

La madre prosegue il racconto spiegando come Michelangelo sia riuscito a ‘superare’ le prime avversità, grazie anche all’ausilio di un programma di studio dedicato, suggeritogli dopo un’analisi accurata di un centro specializzato, dalla quale emerse, non solo il fenomeno della dislessia, ma anche disgrafia, disortografia e disturbo attentivo.

Michelangelo però sorprende tutti.

“Il vero tuffo al cuore l’ho avuto il 27 maggio quando a Casalnuovo, in provincia di Napoli, durante la cerimonia di proclamazione dei vincitori del Premio Letterario “Una città che scrive” sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento europeo è salito sul palco mio figlio e ha ricevuto il Primo Premio, con pubblicazione ed elargizione di 500€ per la sua poesia, proprio per la Sezione Scuola.”

Questa la testimonianza della madre entusiasta per la vittoria del figlio al premio letterario ‘Una città che scrive’. La signora Gabriella, tuttavia, ci ha tenuto a sottolineare di come, nonostante quello della dislessia sia un problema in continua espansione, in Italia non ci sia ancora una cultura pronta a valorizzare la diversità.

Casalnuovo è anche ‘Una città che legge’ e ‘Una città che suona, a km zero’

Giovanni Nappi è riuscito nell’intento di coinvolgere l’intera cittadina casalnuovese in un progetto culturale che è partito da una antologia di testi e racconti, per poi spostarsi in altri campi artistici come quello della musica, con il nuovo brand ‘Una città che suona, a km zero’ con il quale si cercherà di produrre una compilation di musicisti e cantanti casalnuovesi.

Rimanendo nell’editoria però, la novità importante ha uno sfondo politico e riguarda le dichiarazioni del Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, il quale avrebbe pronte 40 nomine per altrettanti responsabili di Dipartimento.

Nappi, ci ha spiegato che:

 “Renzi ha individuato 40 Dipartimenti nazionali tematici. I dipartimenti affiancheranno la segreteria nazionale del Pd e Matteo Renzi per definire le linee programmatiche per le elezioni 2018. Tra i 40 dipartimenti c’è quello riservato all’editoria. Non sarebbe niente male poter contribuire al programma del mio partito, partendo dall’esperienza del Premio Letteraria Una Città Che scrive”.

Nonostante il malaffare politico o i lavori stradali perenni non hanno minato le poche certezze di Casalnuovo. Una di questa ha il volto e il nome di Giovanni Nappi, che sta rispolverando la cultura a Casalnuovo. Ad maiora!

[ads2]