27 Febbraio 2024

“Caracas”, il film diretto da Marco D’Amore arriva al cinema

La pellicola di Marco D'Amore uscirà nelle sale cinematografiche giovedì 29 gennaio

fonte: WIKIPEDIA

Caracas

CARACAS FLM MARCO D’AMORE – Giovedì 29 febbraio uscirà nelle sale cinematografiche “Caracas” il nuovo film di Marco D’amore. Il film, diretto da D’Amore, è ispirato al romanzo di Ermanno Rea, intitolato “Napoli Ferrovia”. Assieme a Marco che, oltre alla scrittura e alla direzione del film interpreta Caracas, ci sono Toni Servillo, e l’attrice francese Lina Camélia Lumbroso.

La trama di “Caracas”, il nuovo film di Marco D’Amore

Il film che, come abbiamo detto, si ispira al romanzo di Ermanno Rea. Parla della storia di Caracas e Giordano Fonte, di due vite che si incrociano e faranno cambiare la percezione del reale l’uno dell’altro.

Giordano Fonte (Toni Servillo) è uno scrittore napoletano in crisi. Egli si aggira in una Napoli che inghiotte e terrorizza ma allo stesso tempo affascina, una città che non riconosce più dopo esservi tornato dopo molti anni. Ma non è solo. Con lui c’è Caracas (Marco D’Amore), un uomo che milita nell’estrema destra e che sta per convertirsi all’Islam. L’uomo è anche alla ricerca di una verità sull’esistenza che non sa trovare.

Giordano canta l’amore impossibile tra Caracas e Yasmina(Lina Camélia Lumbroso) attraversando una città dove tutti sperano di non perdersi, di salvarsi. Tutti, anche Caracas e Giordano, sognano di poter aprire gli occhi dopo un incubo e scorgere, dopo il buio della notte, una giornata piena di luce.

Le parole degli attori

Ieri si è svolta la Conferenza Stampa a Roma in attesa dell’uscita del film. Queste sono alcune delle dichiarazioni di D’Amore e Servillo fatte in risposta alle domande dei giornalisti.

Queste le parole di Marco D’amore sul film in uscita nelle sale il 29 febbraio:

“Questo libro e poi questo film mi offrivano la possibilità di raccontare Napoli da un punto di vista diametralmente opposto a quello a cui siamo abituati. La storia poi poneva in essere una situazione strepitosa tra due esseri umani agli antipodi e quindi questa ricerca di vicinanza nella diversità, sia come uomo che, come artista, mi eccita profondamente. In ultimo perché tutto quello che a partire dalla vita diventa deriva, diventa eresia, per me è una boccata d’aria e quindi avere la possibilità attraverso il processo creativo di uno scrittore di non capire bene se i personaggi ci sono o non ci sono, esistono o se quelle relazioni magari sono avvenute nel passato o avverranno nel futuro del romanzo che sarà, beh per me è un processo meraviglioso che spero possa accendere l’entusiasmo di chi lo vedrà”.

Toni Servillo racconta del rapporto tra i due personaggi interpretati nel film:

“Uno degli aspetti più interessanti dello scrittore che interpreto e che si chiama Giordano, è che lui ha sempre creduto fermamente di essere uno scrittore attaccato alla realtà, di essere un indagatore delle cose vere. L’incontro con Caracas, questo personaggio così singolare e soprattutto l’improvvisa apparizione di Caracas nella sua vita e la sua altrettanto improvvisa scomparsa, fanno si che questo personaggio, questo intellettuale, questo ex comunista che Rea nel libro descrive come una cariatide, si trasformi da scrittore delle cose vere, in una straordinaria macchina dei sogni. Questa trasformazione credo che sia il punto di partenza per una efficace trasposizione dalla pagina scritta allo schermo che è una macchina dei sogni”.

Fonte: SkyTg 24

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO ARTICOLO A CURA DELLA REDAZIONE DI NAPOLI ZON: Napoli, ritorna la Venere degli Stracci: ecco quando sarà inaugurata