12 Giugno 2021

Camilla Canepa Astrazeneca: malattia non indicata nella scheda. Ma per l’ematologo non è quella la causa

fonte: IVG.IT

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Camilla Canepa Astrazeneca: la ragazza soffriva di piastrinopenia autoimmune. Per l’ematologo non è la causa

Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni morta dopo il vaccino Astrazeneca, soffriva di piastrinopenia ed era sottoposta a doppia cura ormonale.

L’aggiornamento della notizia, diffusa dalla nostra testata qualche giorno fa, è stato dato dai colleghi di Fanpage.

Sembra che la patologia, di cui soffriva la ragazza, non fosse indicata nella scheda consegnata al medico vaccinatore.

Inoltre, due giorni dopo il vaccino, la ragazza pare avesse cominciato ad assumere farmaci per una terapia ormonale.

Camilla il 29 maggio aveva difatti iniziato una terapia con altri due farmaci – uno a base di ormoni, il Progynova, e uno di estrogeni, il Dufaston – che la avrebbero esposta al rischio trombotico.

Camilla aveva partecipato al primo Open Day del vaccino Astrazeneca lo scorso 25 maggio.

Dopo pochi giorni – precisamente il 3 giugno – si era presentata in ospedale a seguito di una sintomatologia strana: una forte cefalea e una manifestazione di fotofobia.

Dopo una tac cerebrale, da cui non era venuto fuori nulla di anomalo, la ragazza aveva fatto ritorno a casa.

Il 5 giugno aveva fatto ritorno in ospedale, di Pronto Soccorso, in seguito ad alcuni deficit motori. La tac cerebrale aveva stavolta riscontrato un’emorragia e Camilla era stata sottoposta immediatamente a un intervento per rimuovere il trombo.

Le condizioni di Camilla, gravi dal primo momento, sono peggiorate fino al decesso.

Interessanti sono le dichiarazioni dell’ematologo Mannucci – riportate dalla testata online del Corriere della Sera. L’esperto ha affermato:

Di per sé, né la piastrinopenia autoimmune né la terapia ormonale rappresentano fattori di rischio specifici.

Il principale fattore di rischio per questa ragazza era l’età. Ormai sappiamo che esiste un legame tra vaccini a vettore virale e casi di trombosi rare, soprattutto nelle giovani donne.

Inoltre, da quando conosciamo questo rapporto di causa-effetto, i vaccinatori evitano di proporre AstraZeneca o Janssen a persone con patologie, prediligendo Pfizer e Moderna, anche se si tratta di una prudenza empirica, non suffragata da dati scientifici.

Quindi mi stupisce che Camilla abbia ricevuto questo vaccino. Non sono contrario agli open day, possono essere utili per esempio per gli anziani che non sanno maneggiare il computer. Ma credo che non andrebbero aperti a tutti.

La Procura di Genova sta cercando di capire quale sia il nesso tra la patologia della diciottenne, il vaccino e la terapia iniziata qualche giorno dopo.

 

 

 

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