25 Febbraio 2019

Boom influenza: è assalto agli ospedali

Boom influenza: allarme per i più piccini e record di afflusso di pazienti presso i nosocomi napoletani. La situazione…

Boom influenza – In queste ore si sta registrando il picco influenzale probabilmente più severo dell’intera stagione invernale.

Presi letteralmente d’assalto i nosocomi nel napoletano: il Cardarelli, in particolare, a causa del massiccio afflusso di pazienti al Pronto Soccorso, ha dovuto attivare l’unità di crisi.

L’unità di crisi serve a facilitare la gestione dell’emergenza.

Queste le parole di Anna Iervolino, direttore generale f.f. dell’azienda ospedaliera napoletana:

Stiamo lavorando duramente per garantire l’assistenza a tutti i pazienti che si rivolgono a noi. Voglio ringraziare il personale tutto, per i grossi carichi di lavoro straordinari cui sta facendo fronte con diligenza in questi giorni di super afflusso. L’obiettivo è quello di tornare quanto prima ad una normale condizione di accoglienza al paziente e di lavoro per il nostro personale“.

Allarme per i bambini al di sotto di un anno di età –

Se, per gli adulti, il virus – per quanto fastidioso e particolarmente ostico – non dovrebbe portare grosse complicazioni, a destare maggiore preoccupazione sono i bambini al di sotto dell’anno di età.

Per costoro – spiega Antonio D’Avino, vicepresidente FIMP (Federazione italiana medici pediatri) – il virus si è mostrato estremamente aggressivo. E’ il continuo contatto tra il viso e le mani a rendere più pericoloso il virus per gli infanti.  Occorre non sottovalutare l’influenza, per evitare di essere poi costretti ad affrontarne le complicazioni“.

A rendere più vulnerabili a questo aggressivo virus, le escursioni termiche tra il mattino e la sera: la notevole differenza di temperatura, che si è costretti a sostenere nell’arco della medesima giornata, espone i bambini ad una maggiore possibilità di andare incontro a complicazioni.

Due i consigli degli addetti al settore: non sottovalutare l’influenza e curarla adeguatamente fin dalla comparsa dei primi sintomi, e rivolgersi al pediatra per comunicare qualsiasi problam

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.