1 Dicembre 2022

Bimba di due mesi dal Kosovo a Napoli per un’operazione al cuore

Bimba di due mesi dal Kosovo a Napoli: è stata trasportata all'Ospedale Monaldi per essere sottoposta a un delicato intervento al cuore

Immagine di repertorio

Bimba di due mesi dal Kosovo

Bimba di due mesi dal Kosovo – Si chiama Irena, ha solo due mesi, e rischia la vita a causa di una cardiopatia congenita alla quale si è aggiunta un’infezione polmonare.

Per salvarle la vita, il COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze) ha organizzato un volo dal Kosovo a Napoli, dove verrà operata presso il centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Monaldi, polo di eccellenza internazionale.

Dal momento che le condizioni di salute di Irena sono molto precarie, un equipe medica del Monaldi si è recata a Pristina (in Kosovo) per monitorare i suoi parametri vitali durante il viaggio verso Napoli.

Bimba di due mesi dal Kosovo – Nonostante le criticità, il viaggio è andato bene, Irena è arrivata a Napoli grazie a un volo organizzato dall’Aereonautica militare e reso possibile dall’intervento del reggimento Carabinieri della Civil Military Coooperation (Ci.Mi.C.) dell’Unità multinazionale specializzata (MSU) della Kosovo force della Nato, di stanza a Pristina, che ha contattato l’Azienda Ospedaliera dei Colli, subito resasi disponibile al ricovero presso l’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Monaldi di Napoli.

Sarà proprio questa Unità, diretta dal dottor Guido Oppido, ad occuparsi della piccola.

Il direttore Oppido ha spiegato meglio la patologia della bambina di due mesi dal Kosovo: si tratta di un difetto interventricolare, che è una delle cardiopatie congenite più frequenti:

Consiste in una comunicazione anomala nella parete che separa i ventricoli destro e sinistro, in caso di difetti più ampi si può manifestare un importante scompenso cardiaco. In questi casi è necessario intervenire chirurgicamente il prima possibile, di solito nei primi sei mesi di vita, per consentire ai piccoli una vita normale.

Per Irena la situazione è aggravata dall’infezione ai polmoni, che deve essere prima curata per poter procedere in sicurezza con l’operazione.

In tanti si sono mobilitati affinché l’azione di “salvataggio” della bimba di due mesi dal Kosovo fosse possibile. Oltre all’Azienda Ospedaliera dei Colli, che si è tempestivamente attivata per accogliere Irena e fornirle tutta l’assistenza necessaria, si ringrazia l’Associazione internazionale “Una voce per Padre Pio” onlus che, nell’ambito del Programma Corridoio Umanitario Sanitario Internazionale Cuori Ribelli, seguirà tutto il percorso e offrirà assistenza e ospitalità alla madre della bimba.

Fondamentale è stato anche il prezioso aiuto fornito dal Ministero della Salute e dal direttore dell’ufficio 8 della Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, Alessio Nardini, e dalla dottoressa Roberta Gianferro, che hanno coordinato le relazioni tra la struttura ospedaliera e la onlus e hanno attivato in tempi rapidissimi la presa in carico in ambito internazionale per motivi umanitari.

Ci auguriamo che l’operazione vada a buon fine e la piccola Irena possa crescere in salute.

Fonte : Fanpage.it

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