10 Giugno 2020

Beni confiscati alla camorra donati a persone in difficoltà

Fonte: pagina facebook di Giorgio Zinno

beni confiscati alla camorra san giorgio a cremano

Lo scrive Giorgio Zinno sulla sua pagina Facebook: due beni confiscati alla camorra convertiti in appartamenti per le persone in difficoltà

SAN GIORGIO A CREMANO – Ne dà l’annuncio Giorgio Zinno sulla sua pagina Facebook, due beni confiscati alla criminalità convertiti in appartamenti per persone in difficoltà. «Legalità e risposta ai meno fortunati», questo il motto del sindaco.

«Cari concittadini, oggi è una bella giornata per la nostra comunità e due famiglie in difficoltà, che dopo 25 anni di attesa hanno ottenuto due alloggi di edilizia popolare.» – comincia così il sindaco di San Giorgio a Cremano in un messaggio ai suoi cittadini.

Si tratta di due beni confiscati alla criminalità organizzata che, dopo anni di inutilizzo legati a vecchie programmazioni, hanno destinato a soggetti deboli e in difficoltà. Le due famiglie – racconta Zinno – non riuscivano a contenere la gioia quando hanno ricevuto le chiavi degli appartamenti: erano da anni in graduatoria.

Zinno ringrazia l’impegno del vicesindaco Michele Carbone, il presidente della commissione Politiche sociali Antonio Esposito e il dirigente ai Servizi Sociali Michele Ippolito. «Abbiamo dato speranza a famiglie sangiorgesi e ripristinato la legalità» – scrive. 

Inoltre, spiega che stanno lavorando per inaugurare nel giro di poche settimane il primo Centro Antiviolenza dell’area vesuviana, finanziato dal Ministero dell’Interno. Il centro avrà luogo in altri appartamenti confiscati che sono in via di ristrutturazione.

«Stiamo aspettando l’assegnazione di altri cinque immobili confiscati: tre appartamenti e due negozi. In questi ultimi, in rete con enti del terzo settore, saranno svolte attività di tipo sociale. Gli appartamenti saranno consegnati ad altre famiglie in difficoltà che ne hanno diritto. Ci siamo rimboccati le maniche, producendo importanti risultati per la collettività. Sono orgoglioso di poter dire che oggi questi beni rappresentano una buona pratica di amministrazione che fornisce una mano importante alle persone in difficoltà.» – conclude.

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