11 Febbraio 2017

Assemblea flop, Sinistra Riformista: Carpentieri si dimetta

Acque agitate in casa idem dopo l’Assemblea Metropolitana flop di oggi presso Hotel Ramada.

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In casa dem le acque diventano sempre più agitate con il passare delle ore. L’Assemblea Metropolitana convocata per questa mattina presso il Ramada è andata praticamente deserta, con soli 58 delegati presenti su una una platea di circa 400 delegati (clicca qui). Che la giornata non fosse tra le migliori si era presagito già dall’alba quando dalle colonne del IlMattino in edicola oggi, il Consigliere Regionale e capogruppo del PD Mario Casillo, chiedeva le dimissioni di Carpentieri e Valeria Valente.

La relazione del Segretario e le mancate dimissioni, hanno avvelenato ancor di più i pozzi in un Assemblea che alla verifica del numero legale, avvenuta subito dopo la relazione del Segretario, si è praticamente svuotata di significato. Nel pomeriggio la nota stampa di Sinistra Riformista, (cui fa capo tra gli altri il Consigliere Regionale Gianluca Daniele) e la richiesta di dimissioni immediate da parte di Carpentieri:

“L’assemblea provinciale Pd di oggi, sabato 11 febbraio, si è rivelata una farsa: a partire dall’ordine del giorno che non prevedeva l’avvio della fase congressuale vera e propria con la costituzione dei relativi organismi, come previsto dallo Statuto. La relazione del segretario provinciale Venanzio Carpentieri si è dimostrata totalmente sconnessa dalle realtà. Come se “Listopoli” non esistesse ed il PD a Napoli non fosse ai minimi storici. Nonostante ciò, il segretario ha deciso di integrare la propria segreteria con fantomatici gruppi di lavoro tematici. Corriamo, di fatto, il rischio di vivere il paradosso che lunedì 13 Matteo Renzi annunci le proprie dimissioni da segretario nazionale, mentre a Napoli tutto continua come se nulla fosse avvenuto. Sinistra Riformista ha richiesto, in assemblea, la verifica del numero legale, che non c’era: erano presenti 58 su 400 delegati e, per questi motivi, ha deciso di abbandonare i lavori di una assemblea farsa, ribadendo, ancora una volta, che l’unico atto dovuto di questa assemblea dovevano essere le dimissioni di Venanzio Carpentieri”.

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