20 Febbraio 2021

Arriva la serie tv su Cutolo, racconta le vicende dal ’77

Fonte foto: Wikipedia, l'enciclopedia libera

Camorra

In arrivo una serie tv su Cutolo dell’autore Domenico Maria Corrado: “Parte dal ’77 e si basa sulle sue lettere racconto”

La morte del boss Raffaele Cutolo è avvenuta solo pochi giorni fa e la notizia continua a fare scalpore ( LEGGI QUI: Cutolo, parla la moglie Immacolata: “Ora sono io a chiedere rispetto”). Il capo della Nuova Camorra Organizzata detto “O prufessor” era in carcere al regime del 41 bis e aveva 79 anni, la sua storia e le contorte dinamiche che hanno interessato lui e il mondo della camorra sono state raccontare da Cutolo stesso attraverso delle lettere ed ora saranno delle fonti preziose per una serie tv già in cantiere dagli anni novanta.

Infatti, lo storico Domenico Maria Corrado fu autorizzato da Cutolo stesso a scrivere una biografia sul suo conto. I due, per questo motivo, intrattenevano una fitta corrispondenza epistolare che sarebbe poi servito a Domenico Maria Corrado per la creazione di un audiovisivo. Il comunicato, infatti, cita:

“La Serie TV è prodotta dalla Green Film, che ha sposato l’esigenza dell’autore di raccontare la storia di Cutolo, partendo dal 1977 (anno del primo arresto), fino ad arrivare al 41bis. La storia basata sulle lettere vere di Cutolo al Corrado, racconta l’intreccio di mafia, politica e vita vissuta di un personaggio tanto discusso: dai feroci crimini alle testimonianze, con particolarità narrate nei minimi dettagli e raccontate in chiave filmica. Il progetto già in fase pre-produttiva è ambito dai vari network distributivi (on-demand e commerciali), e sta generando curiosità anche sul cast che vede un respiro internazionale”.

L’autore Domenico Maria Corrado ha voluto, inoltre, precisare quanto segue:

“Tutto quello che sarà la serie è frutto di 3 elementi sostanzialmente: la corrispondenza con Cutolo (interrotta una decina di anni fa perché non era più in grado di rispondere); lo studio approfondito di tutti gli atti processuali che lo riguardavano, confrontati con quelle che sono le sue verità; l’osservazione a-critica del personaggio “mitizzato” in chiave positiva o negativa, che come tutti i miti (positivi o negativi) affascinano gli spettatori alla stregua dell’esempio di Al Capone“. 

Fonte: Vesuviolive.it

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