1 Giugno 2022

Appalti a Portici la sentenza del Tribunale di Napoli

Portici

Appalti a Portici la sentenza del Tribunale di Napoli. Assolto il dirigente Gaetano Improta e non luogo a procedere per l’ex Ass. Frosina e il dirigente Corrado Auricchio

Era il 2011, presidente della regione l’On. Stefano Caldoro e Sindaco di Portici l’On. Vincenzo Cuomo. Gli assessori interessati erano rispettivamente, il dott. Marcello Taglialatela e l’Ing. Rosario Frosina.

La mattina del 20 dicembre in regione gli interessati firmano l’accordo di programma “Più Europa – Progetto di Rigenerazione Urbana della Città di Portici”. La firma dell’accordo rappresentava un momento di svolta per le prospettive di qualificazione urbanistica della città della reggia.

I progetti in particolare prevedevano la riqualificazione di Piazza San Ciro; restauro del Galoppatoio borbonico della reggia di Portici; riqualificazione dell’asse del Miglio d’Oro (Corso Garibaldi – Via Università): creazione di parcheggi interrati con la riqualificazione delle aree sovrastanti di fronte al Tribunale.

Inoltre, costituiranno il completamento della rigenerazione urbana della città di Portici, iniziata tempo prima con il recupero di alcuni edifici storici, quali Villa Mascolo, Villa Fernandes, l’ex Macello Comunale, Villa Caposele e l’ex scuola elementare di Via martiri di Via Fani da riconvertire in presidio sanitario d’urgenza (questi bandi oggetto d’indagine).

I finanziamenti necessari alla realizzazione delle opere erano totalmente a carico dell’Unione Europea e della Regione Campania, e ammontavano a circa 20 milioni di euro.

L’ex Assessore all’Urbanistica, Rosario Frosina, fu accusato, di associazione per delinquere, di turbativa d’asta e falso, orientando le scelte della P.A.

I fatti risalgono a diversi anni fa e precisamente al 2009, anno in cui più di 20 persone, tra cui amministratori pubblici, dirigenti e dipendenti del Comune di Portici, vengono iscritti nel registro delle notizie di reato. Tra questi l’ex Assessore Rosario Frosina, i dirigenti Corrado Auricchio e Gaetano Improta.

In seguito, la stessa amministrazione Comunale (sindaco Nicola Marrone) si costituì parte civile nominando quale legale l’Avv. Maurizio Lojacono del foro di Napoli.

Per gli imputati Improta e Auricchio la questione riguardava alcuni lavori di riqualificazione dell’ex macello comunale per una gara di circa 5/mln. Il reato contestato, in qualità di componenti della commissione di gara, era di turbativa d’asta e falso.

È di ieri la notizia che il Tribunale di Napoli ha assolto per non aver commesso il fatto l’ex dirigente Gaetano Improta, difeso dall’Avv. Diomede Gersone, mentre per gli altri imputati è stata pronunciata una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

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