Almaviva scende in piazza per i diritti degli operatori call center
Almaviva è ancora una volta al centro di proteste e mobilitazioni di piazza per dire no alla chiusura del colosso nazionale della comunicazione via call center e per dire no ai licenziamenti che ne scaturirebbero.
Almaviva c’è, è viva e lotta per la propria sopravvivenza. Questo è l’appello di milioni di cittadini, operatori telefonici e non che hanno deciso di muovere una pacifica invasione della città, a partire dalla sede principale in via Brin per poi terminare in piazza del Plebiscito, proprio sotto la Prefettura di Napoli.
Con il supporto delle segreterie SLC CGL- FISTel CISL- UILCOM UIL è in corso un vero e proprio sciopero nazionale, volto alla sensibilizzazione popolare ed istituzionale.
Tuttavia la grossa mole di scioperanti ha prodotto non pochi disagi alla viabilità urbana. Attualmente lo svincolo di via Galileo Ferraris è praticamente inaccessibile e questo blocco ha inevitabilmente creato caos e traffico.
Intanto dal web si fanno sentire gli stessi lavoratori e lavoratrici Almaviva che si dimostrano particolarmente provati sulla questione della sostituzione del personale italiano con quello proveniente da altra nazionalità:
“Ricordatevi che noi siamo quelli che risolviamo le vostre problematiche del cellulare, ricordatevi che noi siamo quelli che vi regaliamo i giga di internet, ricordatevi che noi siamo quelli che rispettiamo la vostra privacy, ricordatevi che noi siamo quelli che vi diamo cordialità e professionalità 24h su 24h ma soprattutto ricordatevi che se vi risponde un rumeno al mio posto, tutto questo non lo avrete! #inpiazzapervoi #inpiazzapernoi#oproblemnonèsolomio #oproblemèpurotuoj”
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