1 Ottobre 2019

Alimentazione, la Dieta Mediterranea e i suoi benefici

Foto: Fondazione Umberto Veronesi

Dieta

L’intervista alla biologa nutrizionista napoletana Alessandra Lombardi, che ci parla della Dieta Mediterranea, una delle diete più conosciute al mondo

Napoli è la terra del sole, del mare…e della cucina. La pizza, gli spaghetti al pomodorino fresco, il babà: quante sono le specialità alimentari grazie alle quali la nostra città è conosciuta nel mondo? La cucina napoletana, inoltre, per la sua ricchezza di ingredienti (dal pesce alla verdura, dalla carne alla frutta), risulta tra le più indicate per seguire la Dieta Mediterranea: scopriamo cos’è e quali sono i suoi benefici nell’intervista ad Alessandra Lombardi, biologa nutrizionista napoletana.

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Alessandra Lombardi, biologa nutrizionista

Che cos’è la Dieta Mediterranea?

La Dieta Mediterranea rispecchia le abitudini alimentari dei paesi che affacciano sul bacino del Mediterraneo come l’Italia, la Grecia, la Spagna e il Marocco. I differenti bagagli culturali, le differenti radici etniche e religiose, i diversi status sociali ed economici e la diversa produzione agricola, che comporta differenti scelte alimentari in queste aree, precludono una definizione singola di “Dieta Mediterranea”. Non esiste, infatti, una singola Dieta Mediterranea ma un comune pattern dietetico mediterraneo.

Se volessimo aderire alla Dieta Mediterranea, cosa si dovrebbe mangiare?

Per semplificare il concetto analizziamo la piramide alimentare (immagine in alto), ormai simbolo della DM.

Alla base di essa ci sono le verdure, la frutta e i cereali, preferibilmente integrali. Salendo, troviamo il latte e i derivati a basso contenuto di grassi, l’olio extravergine di oliva da consumare a crudo, assieme ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche. Altri grassi buoni, oltre a quelli dell’olio, ci vengono forniti dalla frutta a guscio.

Verso il vertice della piramide alimentare abbiamo gli alimenti da consumare settimanalmente come: il pesce e i legumi almeno due porzioni alla settimana ciascuno, il pollame 1-2 porzioni, le uova da 2 a 4 la settimana, i formaggi non più di un paio di porzioni da 100g, se sono stagionati 50g.

Al vertice della piramide ci sono gli alimenti da consumare con più attenzione come: la carne rossa al massimo due porzioni a settimana, quella processata (affettati, salumi ecc..) una porzione a settimana da circa 50g. Infine, ci sono i dolci da consumare solo nelle occasioni.

Inoltre, la Dieta Mediterranea favorisce il consumo di prodotti locali e soprattutto di stagione. È di fondamentale importanza l’attività fisica, basta anche una camminata a passo svelto e continuo di circa 40 minuti al giorno.

In conclusione, che benefici apporta la Dieta Mediterranea?

L’evidenza scientifica dimostra che la dieta Mediterranea, grazie alla combinazione perfettamente bilanciata dei vari nutrienti, preserva lo stato di salute dell’uomo. A tal proposito nel 2010 è stata identificata  dall’ UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’adozione di questa dieta può indurre alla prevenzione di malattie metaboliche e cardiovascolari grazie alle sue proprietà antiinfiammatorie e antiossidanti, dovute alle sostante bioattive e fitochimiche e al loro effetto positivo sui pathways metabolici. Queste componenti alimentari regolano la glicemia, aumentano il colesterolo “buono”, riducono la pressione sanguigna, lo stress ossidativo, i trigliceridi, l’infiammazione e l’adiposità.

Per scoprire una variazione “etnica” apportata alla cucina napoletana leggi questo articolo.

 

 

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