13 Novembre 2016

Aiutiamo e ricicliamo: dal web arrivano aiuti per i terremotati del Centro Italia

A Pomeriggio Cinque, Emanuele giovane sfollato reduce dall’ultima e forte scossa dello sciame sismico che dallo scorso agosto sta dilaniando alcune zone del Centro Italia, ha lanciato in diretta tv un appello: occhi alla telecamera ha chiesto aiuto agli italiani. La risposta di Napoli arriva dai social e si chiama Aiutiamo e ricicliamo.

[ads1]

Aiutiamo e ricicliamo è il nome di un gruppo nato su Facebook  da appena due mesi  con lo scopo di aiutare i meno fortunati attraverso la pratica del riutilizzo responsabile. Andrea Limone, ideatore del progetto, non è rimasto impassibile alla richiesta di aiuto gridata da Emanuele e così non ci ha pensato due volte a convertire questo spazio social in un punto di aggregazione solidale volto alla raccolta di beni da destinare ai terremotati.

Andrea Limone con il supporto dello staff di Aiutiamo e ricicliamo composto dagli admin: Monica Colucci, Dina Orlando, Susy Estate e Lorena Samo, ha indetto una settimana interamente dedicata alle donazioni. Dal 4 all’11 novembre gli oltre 15.000 utenti iscritti al gruppo hanno postato immagini di beni di primaria e secondaria necessità con tanto di localizzazione geografica alla quale reperirli, così da poter essere prontamente recuperati dagli amministratori.  Aiutiamo e ricicliamo

Dal cibo all’abbigliamento, fino ad arrivare alle medicine, questa covata di beneficenza ha raccolto un quantitativo di materiale da donare impressionante, dando forma ad un bottino dalla significativa utilità sociale e dall’incredibile impatto morale.

La retata solidale è stata smistata per ordine di importanza, per fragilità e per capienza ed è stata inscatolata e inviata ad una associazione di Volontariato di Villaricca. Nei giorni a seguire la Onlus provvederà poi sotto il sussidio di contribuzioni benefiche a far recapitare il tutto direttamente alle zone colpite dal sisma.

Come una vera e propria catena di montaggio, il team di Aiutiamo e ricicliamo ha sfruttato il principio della suddivisione dei compiti e della cooperazione per il raggiungimento di un nobile fine, quello di fornire un reale supporto a chi ha vissuto e ancora vive l’incubo del terremoto.

Gli sfollati del Centro Italia hanno bisogno degli italiani proprio adesso, momento in cui l’attenzione mediatica sta calando e le scosse sembrano dar tregua. Questo S.O.S sussurrato, urlato sotto voce ha raggiunto il cuore di questa squadra di napoletani che a partire dall’input fornito da una trasmissione televisiva di risonanza nazionale, ha deciso di scendere in campo in prima persona, concretizzando quel sempiterno e perbenista “Vorrei ma, non posso”.

[ads2]